Abbiamo oscurato i numeri di telefono per una precauzione forse superflua, ma non si sa mai.
E' chiaro ed evidente a tutti che le milizie sciite che operano in Siria e in Irak non potrebbero esistere senza il sollecito e generoso aiuto della Repubblica Islamica dell'Iran e il fatto che adesso ne stia nascendo una intenzionata a operare simultaneamente nei due teatri dimostra che Teheran ha capito che l'ISIS si può sconfiggere solo spezzando i suoi collegamenti tra i due paese, in specie tra Raqqa e Mosul.
Ripetiamo, questa notizia é fondamentale e segna un importantissimo 'cambio di passo' nella strategia iraniana anti-takfira; prima l'Iran si contentava di 'contenere' la minaccia in attesa di un'apertura diplomatica che consentisse una soluzione politica della crisia; adesso invece ci si sta muovendo senza indugi per una risolutiva vittoria militare.
Ma la "milizia scita" è sicuramente iraniana? Gli sciti sono la maggioranza in Irak, non può essere una milizia irakena? Chiaro comunque che essendo l'ISIS presente in ambedue i paesi essa deve essere combattuta sia in Irak che in Siria.
RispondiEliminaQuello che non comprendo è la ragione di utilizzare una "milizia scita" e non l'esercito, sicuramente meglio armato, in ambedue i paesi! Forse che in Irak non sono già presenti i pasdaran iraniani? Per la battaglia di Tikrit c'erano anche loro!
Se rilegge bene l'articolo parliamo di SOSTEGNO e ORGANIZZAZIONE iraniana delle milizie sciite irakene e siriane, senza l'Iran non esisterebbe nessuna di quelle organizzazioni
EliminaLa ragione é che l'Esercito Siriano e l'Esercito Irakeno non possono attraversare il confine da una parte all'altra se non con accordi che ci vorrebbero mesi a stilare e ratificare, con dei miliziani la cosa é più semplice e agevole
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