lunedì 28 marzo 2016

Putin telefona ad Assad per festeggiare la liberazione di Palmyra!

Sicuramente Vladimir Putin e Bashar Assad si saranno anche scambiati gli auguri per le festività pasquali, ma il motivo principale della telefonata che ieri ha visto protagonisti i Capi di Stato russo e siriano era, ovviamente, la soddisfazione per la recente completa liberazione di Palmyra e la dura sconfitta inflitta all’ISIS nell’Est di Homs.

Putin, che solo pochi giorni fa aveva stupito gli osservatori internazionali ordinando il ‘ridimensionamento’ del contingente militare attivo in Siria, ha la soddisfazione di vedere che la situazione strategica nel paese arabo é stata decisivamente influenzata dall’intervento russo che ha colpito con tale durezza le fonti di approvvigionamento finanziario e logistico del cosiddetto ‘califfato’ da rendergli impossibile mantenere il proprio controllo sulle località strategiche dell’Est della Siria.

Assad, che di recente ha incontrato una delegazione parlamentare francese, ha sottolineato la differenza tra le operazioni russe nel paese (concordate con Damasco, incisive e risolutive) e quelle occidentali (compiute senza autorizzazione, flebili e indecisive), specie americane.

Il Presidente siriano ha altresì promesso che il sito archeologico della cittadina di Zenobia verrà presto ricomposto (molti monumenti erano stati smontati per venire contrabbandati in Inghilterra e Nord America) e restituito al patrimonio culturale comune dell’Umanità.

“La guerra contro la Siria é stata scatenata per motivi di petrolio e di gasdotti, ma nel mondo vi è molto petrolio e molto gas ma solamente una città preziosa come Palmyra”. Questa affermazione é stata anche ripresa e parafrasata dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, che ha sintetizzato alla stampa i punti salienti del dialogo tra i due Presidenti.

Putin ha promesso che genieri e artificieri russi verranno presto inviati presso il sito archeologico per aiutare nella rimozione di ogni eventuale mina, bomba e trappola esplosiva lasciata dai fanatici takfiri che potrebbe ledere e danneggiare i monumenti dell’area.

Assad ha anche assicurato che sarà suo preciso impegno lottare per mantenere la ricchezza e la diversità culturale della Siria una volta usciti dalla situazione d’emergenza causata dall’invasione terroristica.

11 commenti:

  1. Non tanto i terroristi dell'ISIS o di Nusra -che sono solo misera manovalanza- ma i loro padroni e mandanti, cioè gli Stati Uniti d'America e le logge anglo/sioniste non capiscono un tubo di cultura (quella vera, sistematica, non quella "portatile" di Sky o degli "atenei" americani). D'altra parte, gli USA sono il simbolo e la sostanza, oltrechè dell'immoralità assoluta, anche del materialismo più idiota e di tutte le sottoforme pseudoculturali per decerebrati ("musica" rock, ecc.).

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    1. A me il rock un po' piace, ma il problema è che come tante cose che dovrebbero offrire solo uno svago temporaneo la sotto-cultura consumista Usa pretende di imporle come strumento di appiattimento delle coscienze e del senso critico...questo é inaccettabile e intollerabile

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    2. gli USA erano una volta i " padroni" di ISIS ,da tempo si sono accorti della cavolata ed anche che i tagliagole hanno altri sponsor ( i waabiti ed il Quatar!)
      Non penso che i Russi abbiano potuto interferire sul flusso di denaro che ISI riesce a ricevere ed utilizzare.
      I russi sono stati bravissimi ad interrompere quasi completamente le linee di rifornimento militare!
      Sicuramente un gruppo di miliziani numeroso come a disposizione di ISOS ed Al Nusra, necessita di un continuo flusso di rifornìmenti senza i quali può solamente fuggire!

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  2. Non direi proprio che il rock sia una sottocultura musicale.Per il resto mi trovi concorde

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  3. Grande Paese, Grandi cittadini, tutti vincitori. Lottano per mantenere unito il loro popolo. Questo significa la liberta'. L'Italia e' un paese che ha perso la guerra, che ha rinnegato i propri ideali, ed il popolo e' costretto ad ubbidire, e anzi, neanche e' costretto, non conosce altro. Ha perso la propria identita'.

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    1. a quale identità ti riferisci?
      a quella romana dove un cittadino nato in africa od in germania se in gamba poteva diventare imperatore romano? e dove le alte gerarchie parlavano spesso una lingua straniera, il greco, ed erano istruiti dalle migliori menti di quella cultura.
      l'identità italiana è multiculturale, ci vantiamo di essere un popolo di navigatori, negarlo è non sapere nulla della propria storia

      tutti si ricordano i tempi d'oro ma pochi li conoscono

      on

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    2. Mi riferisco all'unita' d'Italia, a Vittorio Emanuele II. Persa la guerra, i "ratti" nostrani hanno avuto dagli USA il mandato di dirigere prima il protettorato e ora la colonia. Che poi venga definita "democrazia" fa ridere, e' la ciliegina sulla torta.
      Questa buffonata di Repubblica (meglio dire Res Eorum) nata da un broglio elettorale (plebiscito) continua ad esistere solo per questo (v. ultime elezioni PdR e PdC.).
      Aspetto la prossima strage per spingere gli italiani a firmare per la creazione delle Nazioni Unite Europee. Un popolo di fessi, nient'altro.

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    3. Esattamente. Res Eorum
      Lex

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    4. direi " un popolo che pensa di essere furbo" perché oggi in Italia i furbi vanno avanti ,gli onesti (e ci sono!) lo prendono in quel posto!
      D'accordo, non è una novità purtroppo!
      Solo che all'estero da tempo ci conoscono!

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  4. onore a Khaled al-Asaad

    on

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    1. aggiungerei anche onore all'ufficiale russo che ha dato le sue coordinate al caccia per far colpire i tagliagole che gli stavano alle calcagna!E' morto anche per noi!

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