giovedì 24 maggio 2018

Di nuovo sulle dichiarazioni del Movimento Sadrista: "Aperti a molte opzioni di alleanza e coalizione governativa; gli Usa devono lasciare l'Irak!"

Nella frenesia del clima post-elettorale la scena politica irakena sta dando segnali molto chiari riguardo al futuro del paese, un paese che ha tutte le intenzioni di mantenere ed espandere i propri rapporti amichevoli con la Repubblica Islamica Iraniana e che non transige sull'immediato ritiro di tutte le forze militari straniere sul proprio territorio, in primis quelle statunitensi.

Ecco una ulteriore testimonianza, questa volta in video, delle recenti dichiarazioni dell'Ufficio Politico del Movimento Sairoun, l'alleanza tra sostenitori di Moqtada al-Sadr e Comunisti uscita premiatissima dalle recenti consultazioni politiche:

Di seguito la traduzione dei passi più importanti:

"L'Alleanza Sairoun rimane aperta a molte possibilità di coalizione governative, eccezion fatta con quelle forze che non accettano regole e condizioni per un efficace lavoro comune...in una simile coalizione il Signor Abadi avrebbe ottime, eccellenti possibilità di diventare Premier una seconda volta".

"...consideriamo gli Stati Uniti una potenza occupante, ci sono ancora truppe Usa in Irak che nessun irakeno vuole che vi siano...senza un pronto e certo ritiro di tali truppe gli Stati Uniti verranno trattati come si trattano gli occupanti...".

E con questo chiaro riferimento alla certezza di una ripresa della lotta armata contro le truppe americane, pensiamo che il quadro di dove si situi Moqtada Sadr sulla carta topografica della politica irakena sia veramente completo.


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