Dalla 'sacca' del Badiyeh al-Sham, dove sono stati incapsulati mesi orsono, gli ultimi rimasugli dell'ISIS cercano disperatamente di uscire; negli ultimi due giorni per ben due volte i takfiri del sedicente 'califfato' hanno tentato, lanciandosi con tutto quel che avevano contro le posizioni siriane, di aprirsi una via verso "pascoli più verdi", ma in entrambe le occasioni sono stati ricacciati indietro con pesanti perdite.
Lunedì le cittadine di Al-Hasarat e Al-Shaafa, sulla rive droite dell'Eufrate hanno subito attacchi dall'ISIS che cercava di avanzare da Ovest verso Est, ma un tempestivo fuoco di artiglieria e lanciarazzi, richiesto con precisione dai militari di Damasco, ha smorzato sul nascere l'offensiva appena iniziata.
Ieri invece sono stati i villaggi di Salehyieh e Al-Dowayer a venire attaccati dai takfiri e difesi dalle forze combinate di Esercito Siriano ed Hezbollah.
Alcuni bombardamenti aerei hanno posto definitivamente fine ai tentativi di attacco da parte dei terroristi.
Che muoiano di sete e di fame, o che si suicidino così fanno un favore a tutti i sani di mente, esclusi ovviamente gli anglo-sionisti & co.
RispondiEliminaMa ancora ce ne sono diverse centinaia? Ormai non si possono individuare con l'aviazione ed eliminarli, per non rischiare forze di terra, dato che per il momento l'offensiva nel sud è ferma? Comunque io prima di ripulire il meridione, darei un colpo finale alla sacca ISIS che ancora occupa una parte desertica, mi infastidisce leggere che cadono milizie siriane ed alleate ogni tanto, quando questi animali pieni di droga si fanno forza e coraggio per rompere le linee e raggiungere i loro padroni americani/curdi.
RispondiEliminaPensi che yankee abbiano smesso di infiltrarli?
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