giovedì 27 gennaio 2011
L'Europa donerà 300 milioni di Euro ai corrotti e screditati cacicchi di Fatah
Cieca e sorda alla tempesta di rivelazioni che, grazie all'azione della tv satellitare qatariana, hanno letteralmente spazzato via ogni credibilità e pretesa di autorevolezza dei caporioni di Fatah (restati a controllare la Cisgiordania e quel che restava dell'Autorità nazionale palestinese dopo il fallimento del loro tentato Colpo di Stato contro il legittimo Governo di Hamas) l'Unione europea ha annunciato che verserà 300 milioni di Euro nelle casse di Mahmud Abbas e compagni nel corso del 2011.
Il cacicco di Fatah "incaricato" di supervisionare la 'Pianificazione e lo Sviluppo amministrativo", tale Ali al-Jarbawi (sotto), ha commentato la notizia, rilasciata durante l'annuale consulto fra il suo Ministero e le autorità dell'Unione; secondo Al-Jarbawi il Ministero si é "lungamente preparato" per l'incontro, che ha incluso una fase di presentazione e analisi dei vari progetti di sviluppo ideati da Fatah, lo stato di avanzamento e finanziamento di quelli presentati negli anni passati e le prospettive per il futuro.
Anche un cursiorio esame dell'ordine in cui i vari settori sono stati enumerati da Al-Jarbawi mostra da subito come poco o punto di questo immenso fiume di denaro andrà a beneficiare in qualunque modo gli abitanti della Cisgiordania, oppressi e umiliati su base quotidiana dall'arroganza dei coloni fondamentalisti ebrei e dai raid e dagli arbitri delle forze armate israeliane.
Fatah ha assicurato all'UE che si occuperà:
-di ordine e sicurezza (cioé farà in modo di reprimere il crescente scontento del popolo cisgiordano verso una cricca di burocrati non eletti da nessuno e colpevoli di aver cercato di rovesciare il Governo creato dai legittimi vincitori delle elezioni del 2006).
-del settore privato (cioé Fatah distribuirà fondi e finanziamenti in modo da favorire le imprese 'favorite' di ogni burocrate e cacicco, alimentando la corruzione e soffocando ogni genuino tentativo di imporre regole di concorrenza basata sulla qualità e rapidità dei lavori).
-dell'acqua potabile e reflua (con l'infame muro di separazione tiene i Palestinesi distanti da tutte le terre più fertili e da tutti i pozzi principali, che sono stati circondati dalla barriera sionista e riservati a esclusivo beneficio della "razza superiore").
-del sostegno alla città di Gerusalemme (che Fatah ha a più riprese offerto agli israeliani durante i famosi -e inutili- "negoziati').
Non una parola per l'istruzione, non una parola per la sanità, non una parola per la sicurezza sociale.
Complimenti.
Di fronte a tanto sfacelo, l'unica notizia parzialmente confortante é che, a latere di tanto immane spreco consumato a favore di una corrotta e ipocrita schiera di politicanti, l'UE ha annunciato che rifinanzierà per il 2011 anche tutte le Agenzie internazionali (come UNRWA) che prestano assistenza ai profughi palestinesi, in Cisgiordania, a Gaza e anche nei campi di rifugiati del Libano, della Giordania e della Siria.
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