martedì 25 gennaio 2011

La Libia si impegna ad alleviare e risolvere la critica situazione sanitaria di Gaza!


La delegazione libica di accompagnamento al convoglio di aiuti umanitari "Al Quds 5", arrivato nella Striscia di Gaza quasi due settimane fa, ha comunicato agli esponenti del legittimo Governo palestinese insediato nell'enclave autonoma isolata da Israele che la penuria di medicinali essenziali e di altri consumabili medici potrà trovare presto sollievo con l'invio di altre carovane umanitarie da parte della Jamahiriya.

Durante una loro visita all'ospedale Al-Shifa di Gaza City, tenutasi nella giornata di sabato 22 gennaio, un portavoce della delegazione di Tripoli ha dichiarato: "Abbiamo notato con dolore e apprensione gli effetti dello strangolamento portato avanti da Israele con la complicità dell'imbelle regime di Mubarak -l'Egitto controlla infatti tutti i varchi di confine occidentali della Striscia- e siamo stati informati con dati e cifre dell'abisso sul cui orlo si trova presentemente l'intero settore sanitario di questo territorio, siamo pronti, utilizzando gli stessi strumenti fin qui impiegati, ad affrontare l'emergenza con la certezza di poterla risolvere".

In particolare, é preoccupante l'accresciuta richiesta di farmaci chemioterapici negli ultimi due anni, vista la vera e propria esplosione di casi di leucemie, linfomi e altri tipi di cancro dopo l'indiscriminata campagna di bombardamenti e attacchi dell'Operazione Piombo Fuso, portata avanti con armi all'uranio impoverito, missili a metallo denso inerte, napalm e fosforo bianco, i cui residui dissolti nell'ambiente continuano evidentemente a intossicare e contaminare anche quei cittadini di Gaza che riuscirono a sfuggire ai loro effetti più macroscopici e immediati, spesso condannandoli a una morte anche più dolorosa e atroce di quella toccata ai caduti sotto le bombe.

Il Primo Ministro palestinese Ismail Haniyeh, esprimendo la propria gratitudine per quanto fatto finora dai primi cinque convogli di provviste mediche, ha lodato la Repubblica araba libica per il suo costante sforzo umanitario e diplomatico, ambedue scaturiti dalla profonda solidarietà inter-araba e inter-musulmana che lega l'ex colonia italiana ai territori languenti oggifdì sotto l'occupazione sionista, l'assedio economico o l'avvilente giogo degli ascari di Fatah.

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