La delegazione libica di accompagnamento al convoglio di aiuti umanitari "Al Quds 5", arrivato nella Striscia di Gaza quasi due settimane fa, ha comunicato agli esponenti del legittimo Governo palestinese insediato nell'enclave autonoma isolata da Israele che la penuria di medicinali essenziali e di altri consumabili medici potrà trovare presto sollievo con l'invio di altre carovane umanitarie da parte della Jamahiriya.
Durante una loro visita all'ospedale Al-Shifa di Gaza City, tenutasi nella giornata di sabato 22 gennaio, un portavoce della delegazione di Tripoli ha dichiarato: "Abbiamo notato con dolore e apprensione gli effetti dello strangolamento portato avanti da Israele con la complicità dell'imbelle regime di Mubarak -l'Egitto controlla infatti tutti i varchi di confine occidentali della Striscia- e siamo stati informati con dati e cifre dell'abisso sul cui orlo si trova presentemente l'intero settore sanitario di questo territorio, siamo pronti, utilizzando gli stessi strumenti fin qui impiegati, ad affrontare l'emergenza con la certezza di poterla risolvere".
Il Primo Ministro palestinese Ismail Haniyeh, esprimendo la propria gratitudine per quanto fatto finora dai primi cinque convogli di provviste mediche, ha lodato la Repubblica araba libica per il suo costante sforzo umanitario e diplomatico, ambedue scaturiti dalla profonda solidarietà inter-araba e inter-musulmana che lega l'ex colonia italiana ai territori languenti oggifdì sotto l'occupazione sionista, l'assedio economico o l'avvilente giogo degli ascari di Fatah.
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