Il Ministro dell'Economia di Gaza, Alaadin al-Rafati ha sottolineato progressi e successi degli sforzi del Governo Hanyieh lungo la strada che dovrà portare l'enclave costiera palestinese a diventare un'economia autosufficiente, vanificando così i subdoli tentativi israeliani di danneggiare Hamas e il suo prestigio politico attraverso i disagi e le privazioni economiche imposte con l'assedio.
La transizione, ovviamente, non é facile e a ogni angolo si deve affrontare lo spettro della crisi di qualche settore, specialmente a seguito delle distruzioni che Israele, con i suoi cacciabombardieri, i suoi droni volanti, le sue artiglierie e le sue unità navali é in grado di infliggere a distanza nel più totale e ipocrita disinteresse della comunità internazionale.
"Nonostante tutto é intenzione di questo Ministero e del Governo di cui fa parte di riuscire a creare duraturo sviluppo economico per tutti gli abitanti di Gaza e della Striscia, nell'ambito di un profondo e articolato piano di Resistenza all'occupazione e di sfida all'inumano e illegale assedio sionista. Abbiamo le conoscenze e le capacità per renderci totalmente indipendenti dal regime sionista e il sostegno della popolazione ci spinge a perseguire questo obiettivo, che siamo determinati a raggiungere quanto prima".
Il sistema economico verso cui Gaza tenderà, ha spiegato al-Rafati, coerentemente con la visione politica e strategica di Hamas, lascerà spazio all'iniziativa privata e al mercato, ma nell'ambito di un chiaro ed efficace sistema di controlli e bilanciamenti in maniera da permettere la concorrenza leale, impedire il formarsi di trust e monopoli, tutelare i lavoratori e i consumatori. Era logico che una parte della conferenza stampa venisse spesa parlando dell'Egitto e del suo ruolo nel prossimo futuro della Striscia, mano a mano che le politiche imposte dal regime del tiranno Mubarak verranno abbandonate e condannate.
"Abbiamo già le bozze di accordi per la forntura di elettricità e carburanti attraverso il confine di Rafah, attendiamo che, traducendo nei fatti i primi positivi segnali nei confronti di Hamas e del Governo che esso esprime, il Cairo permetta che questi vengano raffinati nei dettagli e poi posti prontamente in essere".
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