Niente può fermare il gusto di Israele per il sopruso sanguinoso contro i Palestinesi, soprattutto visto che, grazie alla complicità dell'Occidente ipocrita e corrotto, che bombarda la Libia e occupa l'Afghanistan ma che non alza mai nemmeno la voce contro le stragi del 'popolo eletto', ha la certezza che nessuno dei suoi eccessi verrà mai perseguito o nemmeno indagato da un 'tribunale speciale'. Nella giornata di ieri apparecchi da guerra con la stella di davide, svastica del Ventunesimo Secolo, hanno bombardato il quartiere di Shujaiyyah a Gaza, colpendo un'officina e uccidendone tutti gli operai, mentre nelle ore precedenti altri due abitanti del ghetto costiero erano periti in un bombardamento d'artiglieria caduto presso il Campo Profughi di Al-Maghazi.
Questa nuova strage dimostra eloquentemente come, dopo i massacri di aprile costati ben 19 vittime (per la maggior parte civili innocenti) e la carneficina del 15 maggio in occasione del giorno della Nakba (25 morti) i generali sionisti non abbiano nessuna intenzione di mettere limiti alla loro ferocia, anzi, con la maggior parte dell'opinione pubblica mondiale catturata dall'odissea della Freedom Flotilla 2, Tel Aviv voglia sfruttare l'occasione per perpetrare nuove uccisioni.
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