venerdì 29 luglio 2011

Salehi: "Usa e Israele tramano contro il riavvicinamento tra noi e l'Egitto!"


Il Ministro degli Esteri iraniano Ali Akbar Salehi, concludendo con una conferenza stampa la visita ufficiale in Iran di una delegazione egiziana ha denunciato come, a fronte della volontà di avvicinamento e sviluppo delle relazioni bilaterali tra Teheran e Il Cairo i due paesi in questione debbano affrontare la minaccia delle trame americane e israeliane, volte a rallentare tale processo per salvaguardare i loro interessi nella regione.

Salehi ha indicato che questi paesi hanno costruito un'egemonia locale sulle divisioni e sui contrasti fra i paesi musulmani, evidenziati ad esempio nel sostegno prestato a entrambe le parti durante la guerra Iran-Irak (1980-88) o al ruolo giocato da entrambe durante la tragedia della Guerra civile libanese, secondo il classico motto latino del "divide et impera".

"Per fortuna", ha articolato il Ministro, "la Rivoluzione del 2011 e la cacciata dal potere del servo dell'imperialismo Mubarak ci ha concesso di abbattere una di queste barriere, indebolendo la trama americana e sionista", aggiungendo che la Repubblica Islamica ritiene di trovarsi sulla soglia di una nuova era per il Medio Oriente e per il Mondo musulmano, che vedrà finalmente prevalere le ragioni e gli interessi dei popoli rispetto a quelle degli sfruttatori stranieri e dei loro agenti prossimi.

La visita della delegazione egiziana conclusasi ieri é la seconda che copre la strada tra Il Cairo e Teheran, venendo dopo quella compiuta da personalità culturali e religiose che si sono recate nella Repubblica Islamica tra la fine di maggio e i primi del giugno scorso. L'Iran interruppe tutti i contatti diplomatici con l'Egitto dopo che Anwar Sadat, il traditore della rivoluzione nasserita che porto il proprio paese nel campo imperialista occidentale, concesse asilo allo Shah Reza Palhevi, in fuga dall'Iran dopo il crollo del suo potere corrotto e autoritario.
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