giovedì 28 luglio 2011

Nuovi guai per Dahlan! La casa di Ramallah viene perquisita e l'omicidio si aggiunge alla lista delle accuse contro di lui!


"Come cadono (anzi, precipitano) i potenti!"; l'osservazione é d'obbligo prendendo in esame l'odissea personale di Mohammed Dahlan, soltanto ieri 'ascaro fedele' dell'occupazione israeliana, costantemente impegnato a "superare a destra" tutto il corrotto e tentennante gruppo dirigente di Fatah cercando di mostrarsi il più servile e servizievole 'bwana' palestinese nei confronti delle richieste, delle imposizioni e dei diktat di Tel Aviv, fino alla decisione di tramare con alcuni fedelissimi nientemeno che un piano per contestare la leadership di Abbas e arrivare a deporlo, con le buone o, se necessario, con le cattive.

Ma il castello di carte costruito dallo "squalo" Dahlan é stato scompaginato e distrutto dal forte vento della "Primavera Araba" che, privando l'ex 'ras' dei servizi di sicurezza di Al-Fatah del necessario sostegno egiziano (garantito dal regime di Mubarak) lo ha improvvisamente marginalizzato e indebolito tanto da permettere ad Abbas di contrattaccare con tutta la furia vendicativa di un Saturno che veda vacillare il Giove che si apprestava a colpirlo a morte.

Avevamo lasciato l'ex "squalo", ormai piuttosto sdentato, a barcamenarsi tra fallimentari tentativi di contrabbando d'armi pro-Gheddafi e improvvise fughe all'estero di suoi 'fedelissimi', inseguiti da mandati di cattura nella migliore tradizione degli intrecci a base di corruzione, traffici illeciti, tradimenti e doppi giochi; lo ritroviamo oggi, per così dire, prigioniero in casa sua, letteralmente chiuso a chiave in una stanza della sua lussuosa villa di Al-Tirah, sobborgo di Ramallah, mentre gli uomini della sicurezza di Fatah mettevano a soqquadro il resto, levando poi le tende in compagnia di faldoni di documenti, computer portatili e hard disk, oltre a numerose mazzette di denaro contante trovato in giro qua e là per la casa.

L'irruzione degli ex-camerati di Fatah (ricordiamo che Dahlan é stato dapprima sospeso e quindi espulso dall'organizzazione a causa dei suoi complotti contro la leadership di Abbas, recentemente una corte del Comitato Centrale ha respinto al mittente la richiesta di appello contro l'espulsione, avanzata da Dahlan nelle settimane scorse) é avvenuta, come da copione, alle cinque di mattina quando, secondo quanto riportato dalla France Presse una "pattuglia dell'alba" si é presentata alla villa di Al-Tirah cogliendo l'ex 'giovane leone' di Fatah ancora nelle braccia di Morfeo.
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