In una esclusiva intervista con l'emittente iraniana in lingua inglese PRESSTV il Dottor Hasan Nowarah, membro del comitato di accompagnamento del convoglio scozzese di aiuti umanitari diretti a Gaza, attualmente fermo al varco di confine di Rafah, ha dichiarato che "non esistono giustificazioni valide" per impedire l'accesso della carovana solidale nell'enclave palestinese addediata, messa in ginocchio dalla cronica mancanza di cibo, medicine, equipaggiamenti e forniture mediche, latte in polvere e altri articoli essenziali.
Nowarah ha dichiarato che, durante il suo interrogatorio da parte di un ufficiale doganale egiziano, ha potuto vedere coi suoi occhi che il file delle autorità del Cairo in merito al convoglio di aiuti é fornitissimo e dettagliato e che, quindi, la pretesa del Cairo di dover condurre "accertamenti" sull'origine e sulla natura delle del convoglio "non é altro che una scusa".
I volontari scozzesi hanno lasciato il Regno Unito solo per sperimentare fastidiosi ritardi e inconvenienti sia in Italia che ad Alessandria d'Egitto; quando finalmente sono riusciti ad attraversare il Sinai, giunti ormai in vista del loro obiettivo, si sono visti negare l'accesso alla Striscia nonostante le assicurazioni ricevute prima della partenza dall'ambasciata egiziana in Gran Bretagna riguardo al fatto che i volontari sarebbero stati accolti "a braccia aperte" in Egitto.
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