giovedì 18 agosto 2011

L'Egitto cancella le esercitazioni militari con gli Usa, il dominio di Washington sul Cairo é ormai cosa del passato!



La Giunta di Generali transitoriamente al potere in Egitto ha deciso di cancellare l'esercitazione biennale "Bright Star", che si teneva nel Paese delle Piramidi fin dal 1981 e che testimoniava nei fatti l'asservimento non solo politico ed economico, ma anche militare, ai voleri di Washington e quindi di Tel Aviv. Parlando con emissari dell'agenzia britannica Reuters un alto ufficiale delle forze armate egiziane ha confermato che, se per il momento il Maresciallo Tantawi ha preferito la formula delle "eccezionali condizioni in cui si trova il paese" per giustificare la cancellazione agli ormai ex-alleati a stelle e strisce "é estremamente improbabile" che le esercitazioni in questione abbiano mai più modo di ripetersi.

Del resto, visto che il Parlamento egiziano che verrà eletto in autunno sarà dominato da forze politiche che hanno sempre avuto inviso il legame del dittatore Mubarak con la Casa Bianca (legame ereditato dal traditore del Nasserismo, Anwar Sadat, che firmò l'umiliante 'Trattato di Pace' di Camp David con l'ex-terrorista assassino Menachem Begin), é chiaro che i giorni dell'egemonia washingtoniana sul Cairo (e soprattutto su Suez) sono ormai definitivamente da archiviarsi insieme alle foto del Muro di Berlino e delle Guardie Rosse di Mao.

L'Egitto, in trent'anni, ha accumulato un notevole arsenale di equipaggiamenti e armi "made in Usa", per mantenere in efficienza le quali siamo certi che l'esperienza e il "know how" iraniano saranno estremamente utili e apprezzati. Il governo rivoluzionario di Teheran, suo malgrado, dovette imparare rapidamente a gestire un'arsenale di quasi totale marca americana, una volta cacciato lo Shah Reza Palhevi.
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