sabato 9 giugno 2012

Paranoie sioniste in azione, 'think tank' filoisraeliano pretende che l'Iran "Costruisca centrifughe segrete!"

L'illustrazione di qui sopra serve a illustrare cosa deve avere pensato il lettore medio del 'Maariv', (tabloid serale sionista per semi-analfabeti) leggendo sulle pagine del suo rotocalco preferito che secondo il preoccupato rapporto di tale David Albright, portavoce di un presunto 'centro studi' di nome "Institute of Science and International Security" la Repubblica Islamica iraniana, in gran segreto, avrebbe iniziato la costruzione di un 'terzo sito di centrifughe', lontano dagli occhi degli ispettori dell'IAEA.
Le centrifughe, lo ricordiamo ai nostri lettori, servirebbero a 'frullare' l'esafluoruro di uranio in maniera da separarne gli atomi di U-238 da quelli di U-235, diminuendo gradualmente la percentuale dei primi rispetto ai secondi in maniera che questi ultimi dall'uno per cento, diciamo, risultino via via il cinque, il venti, il cinquanta, il novanta per cento del totale, risultando quindi nel famoso "Uranio arricchino all'X per cento". Questo processo che lo ricordiamo é di SOTTRAZIONE di componenti da un totale (e non di 'addizione' come la terminologia 'arricchito' potrebbe forse suggerire ai non-iniziati) é alla base del pacifico programma nucleare civile di Teheran, cui l'Iran ha pienamente diritto in quanto firmatario confermato del Trattato di Nonproliferazione nucleare. 

Mister Albright dell'Istituto per la Scienza e la Sicurezza Internazionale sembra molto preoccupato dalla possibilità che l'Iran venga mento al suo dichiarato intento di non costruire mai armi atomiche (impegno assunto con l'NNPT) ma stranamente non sembra colto da ansie o patemi al pensiero che a poche migliaia di chilometri da Teheran esista uno Stato-canaglia, colpevole di aggressioni armate a ripetizione, che se ne sta appollaiato letteralmente su centinaia di bombe atomiche illegali e non dichiarate e non si é mai sognato di aprire le porte dei suoi siti nucleari a nessuna ispezione internazionale (come invece la Repubblica iraniana fa regolarmente).

Inoltre l'intenzione iraniana di costruire altri siti di arricchimento oltre ai due già attivi a Natanz e Fordow é stata già dichiarata dall'Ex-capo dell'Agenzia nucleare della Repubblica Islamica Ali Akbar Salehi in più occasioni durante il suo mandato; se vi era l'intenzione di farlo segretamente, perché annunciarlo? Dopo le sue dimissioni, comunque, il progetto di iniziare i lavori per nuovi siti di centrifughe entro il 2012 é stato rimandato dal suo successore, Fereydoun Abbassi-Davani. Ancora una volta vediamo come la lobby sionista non indietreggi dall'usare ogni mezzo, anche il più scorretto, per fomentare fobie e paranoie negli ignoranti e nei disinformati, usandole per distrarli, come specchietti per le allodole dalle vere radici del 'problema nucleare' in Medio Oriente, che si trovano nei bunker e nei silos segreti di Dimona.
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