venerdì 22 febbraio 2013

I Libanesi residenti in Siria confermano: "Così, armi in mano, abbiamo cacciato i terroristi wahabiti!"

Ulteriori dettagli ci raggiungono dal Libano riguardo il fasullo "caso" suscitato da rozzi e ignoranti propagandisti wahabiti che, respinti dagli abitanti dei villaggi libanesi in Siria, hanno gridato ai quattro venti come i Pifferi di Montagna (dopo essere stati ben "suonati") di essere stati sconfitti da "Uomini di Hezbollah entrati in Siria per aiutare Assad".

Dalle pagine del sito-web ufficiale della Resistenza Sciita in Libano Ghassam Qanso conferma quanto già rivelato dal Minstro degli Esteri libanese Adnan Mansour e corroborato da chi (al contrario dei mercenari qaedisti) possegga una minima conoscenza della Storia della regione e dei rapporti Siria-Libano. I terroristi sunniti sono stati presi a calci dagli abitanti dei 23 villaggi libanesi collocati in Siria per incongruenze riguardanti l'effettiva separazione del Mandato Francese del Levante tra i due stati di Siria e Libano decisa nel Primo Dopoguerra dopo il Trattato Sykes-Picot.

Nei centri abitati in questione (Al-Qasr, Al-Qaseer...) abitano quasi 30mila cittadini libanesi che però effettivamente risiedono in Siria (il cui Governo ha sempre rispettato e onorato i loro Diritti), i quali, vedendo come i vicini villaggi siriani di Al-Hamam e Safafah fossero sotto attacco da parte di terroristi sunniti hanno imbracciato le armi e sono andati a soccorrere i loro vicini.

Intervistando i locali, si viene a sapere che il costo per avere messo in fuga gli attaccanti é stato di due feriti e un morto, e che i membri dei Comitati Popolari di Difesa hanno già annunciato di essere più che pronti a dare battaglia a qualunque altro gruppo armato voglia minacciare le loro case e le loro terre, che non hanno nessuna intenzione di abbandonare a invasori che non sono altro che banditi e predoni.

5 commenti:

  1. Questi libanesi sono davvero delle brave persone, dei grandi patrioti, sia nei confronti della loro amata terra natia (che x anni è stata dominata, occupata e distrutta da imperialisti e da gente venduta a quest'ultimi e ai loro burattini), sia nei confronti della terra in cui vivono, che adesso sta soffrendo tantissimo proprio a causa di coloro che un tempo la dominavano (i francesi). Sono sicuro che questo neo colonialismo nei confronti della siria non avrà successo e anzi di notizie come queste (gentilmente offerte solo e soltanto da questo blog) ne arriveranno sempre nuove, oggi provenienti da zone siriane confinanti con il paese dei cedri, domani e nei giorni sucessivi provenienti da ogni angolo della siria.
    -W Assad-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo che non avrà successo! I soldi che continuamente [ma sempre meno] vengono sversati ai criminali residui ancora operativi in Syria, dai CRIMINALI sicofanti che governano la Turchia, il Qatar, e i 'soliti noti', non potranno comprare l'intelligenza e la lealtà per mercenari, [che appunto, sono mercenari, e un motivo ci sarà...] divisi su tutto, da sempre. Si è gia detto e ripetuto, che gli equipaggiamenti miltari, da soli, non vann. Bisogna saperli usare, ed i mercenari in Syria, di acume e di intelligenza ne hanno ben poca. Pensare che un accozzaglia di persone del genere possa sconfiggere l'esercito Syriano ed i vari rami connessi ad esso, come in un film americano stile hollywood, è pura fantasia. Al max possono creare qualche danno inizialmente, dovuto al fatto "sorpresa", ma più in la non riescono a spingersi, altro non possono fare. Possono imbottire automobili di tritolo, uccidere anche Donne e Bambini, distruggere qualche forno per il pane, ma non uccideranno mai il morale di una popolazione che era ed è contenta, e si sente protetta, dallo stile di governo dell'entourage di Bashar al-Assad. Anzi ne aumenteranno solo la determinazione nel difendersi e vendicarsi. N.B. quando dico che la popolazione è contenta del governo Assad, intendo TUTTA la popolazione. E che non sia MAI che qualche "Anonimo nostalgico saddamita", abbia da dire il contrario. Saluti a tutti.

      Elimina
  2. e' cosi che si fa ,difendersi difenersi e difendere, se fossi un abitante di quei villaggi non mi tirerei indietro, piuttosto morto, che farla vincere a quei delinquenti disgraziati forza e coraggio

    RispondiElimina
  3. dobbiamo sottolineare,fortunatamente,che in queste regioni vige l'autorità dei funzionari di hezbollah,e sì vede come non sì perda tempo nel fare piazza pulita di sciacalli e criminali incalliti,ma sono sicuro che Assad e il suo valoroso e fedele esercito metteranno fine presto a questo scempio di atti barbarici,dopo sì comincierà a fare i conti con i vigliacchi burattinai,l'asse della resistenza non dimentica......e non perdona.
    W L'ASSE DELLA RESISTENZA

    RispondiElimina
  4. E' tutto vero quello che dite, però la c.i.a. e gli altri servizi hanno cambiato la tattica di guerra. Vedendo che non riescono a vincere contro un esercito forte e coeso ora usano gli attentati contro i civili, sia per vendetta ma sopratutto per spaventarli. Leggevo su IRIB-redazione italiana che uno sheikh ha emesso una fatwa contro le donne siriane cristiane e alawite... cit: la fatwa emessa da Yasir al-Ajlawni – uno sheikh salafita di origine giordana residente a Damasco – che dichiara lecito per gli oppositori del regime di Bashar al- Assad lo stupro perpetrato ai danni di "qualunque donna siriana non sunnita". Secondo l'inquietante sheikh, catturare e violentare donne alawite o cristiane non sarebbe contrario ai precetti dell'Islam. (GV) (Agenzia Fides 5/4/2013). Questa è guerra psicologica tipica degli infami regimi USRAELIANI e complici + i RAtti ARABI venduti.

    RispondiElimina