Riceviamo la notizia che, nel corso della sua sosta di cortesia e di avvicinamento politico-strategico nel porto iraniano di Bandar Abbas, il comandante della flotta da combattimento russa dispacciata dal Pacifico verso il Mediterraneo Orientale e le coste della Siria, utilizzerà il suo tempo per incontrare una delegazione "di altissimo livello" della Marina di Teheran che con ogni probabilità sarà guidata dal Comandante in Capo dell'IRIN, Contrammiraglio Habibollah Sayyari.
Con cinque navi e complessivi 712 uomini di equipaggio la task force russa rappresenta la più grande forza da combattimento di Mosca che sia mai entrata in un porto dell'Iran, paese che sotto il giogo del burattino filo-Usa e filosionista Palhevi era totalmente asservito ai desideri dell'Occidente e subito dopo la Rivoluzione Islamica covava tanta animostià contro Mosca che contro Washington.
Adesso i flutti della situazione geopolitica mondiale hanno sospinto Teheran e Mosca vicine; per sapere quanto vicine possano diventare seguire da vicino i prossimi sviluppi dei rapporti bilaterali, soprattutto dopo le incipienti elezioni presidenziali iraniane.
E' effettivamente un passo storico che supera rivalità secolari dovute in gran parte alla volontà di dominio zarista nonché alla perfida politica inglese del divide ed impera.
RispondiEliminaSe in determinate condizioni favorevoli gli amici Iraniani estendessero la loro influenza sul Qatar estromettendo la corrotta dinastia di satrapi la Federazione Russa non avrebbe niente da ridire ... così i cornuti (licenza da radici Sicule) zalupa (licenza da radici Russe) imparerebbero che aggredire diplomatici Russi non conviene e può anzi essere molto pericoloso.
Ivan
Effettivamente la Russia non avrebbe niente da ridire, anzi penso sarebbe ben felice di agire in sinergia con gli Iraniani per "dare una bella spinta" a Khalifa Al-Thani, in modo che "caschi" dalla poltrona di emiro. l'Emiro del Qatar, Al-Thani, attinge dalle ricchezze prodotte dallo sfruttamento occidentale del petrolio, per sovvenzionare in modo massiccio mercenari wahabiti fanatizzati destinati a essere infiltrati in territorio Siriano, e la Siria e storicamente un alleato strategico di Mosca. Nessuno rimpiaggerebbe Al-Thani, solo l'Europa, USA, UK, Israele, Turchia, e l'Arabia Saudita lo rimpiangerebbe, di certo non lo rimpiangeranno l'Iran, l'Iraq, e la Siria, e sicuramente non lo rimpiangerà il popolo del Qatar, che hanno visto le ricchezze derivanti dal petrolio aumentare in modo drastico le disparità di reddito pro capite, e la corruzzione dilagare indisturbata. La Russia avrebbe solo da guadagnarci, ma anche gli altri paesi dell'Asse ne gioverebbero, per non parlare dell'Iran, che vedrebbe la sua influenza proiettarsi con ancora più forza verso la traballante Arabia Saudita.
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