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Mosca, secondo quanto ripetuto dal Viceministro, non ha nulla da guadagnare nella destabilizzazione del Paese dei Cedri (al contrario di Usa e Israele), e considera che la politica di non-intervento di Beirut nelle vicende siriane sia utile al raggiungimento di una soluzione interna che é resa più difficile dalla smania interventista di certi paesi occidentali e arabi, ansiosi di guadagnare posizioni nella regione tramite un artificioso e violento 'regime change'.
Bogdanov nella giornata di oggi sarà impegnato in incontri con il Presidente Sleiman, quindi col Presidente del Parlamento Nabih Berri di Amal, con il Premier incaricato Tammam Salam e, infine, con il Primo Ministro ad Interim Najib Mikati, che ha rassegnato le sue dimissioni alcune settimane orsono.
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