"Non esiste arma nell'arsenale repressivo del regime di occupazione sionista della Palestina che possa piegare la determinazione di un combattente palestinese che abbia deciso di non arrendersi". Nulla meglio che una parafrasi delle storiche parole di Bobby Sands può commentare la lieta, attesa notizia della vittoria della pazienza, del coraggio e dello spirito di sacrificio di Samir Issawi, militante 32enne, che ha smesso di ingerire ogni tipo di cibo solido otto mesi fa.
Nonostante l'idratazione e l'iniezione di vitamine, con ogni probabilità Issawi si é procurato gravi danni alla salute con questo lunghissimo sciopero della fame e tuttavia si é sempre dichiarato prontissimo a portarlo avanti fino alle estreme conseguenze nel caso che non fosse riuscito a convincere il regime ebraico a rilasciarlo.
Liberato nell'autunno 2011 insieme ad altre centinaia di detenuti politici in cambio del rilascio dell'Ebreo francese Gilad Schalit Issawi era poi stato ri-arrestato illegalmente da forze israeliane che avevano accampato scuse poco credibili per motivare il loro gesto provocatorio.
Evviva!!!! Se fossi in Issawi, farei qualche controllino, e qualche dieta specifica, perchè la robaccia che i sionisti hanno l'abitudine di iniettare ai prigionieri politici prima di "rilasciarli", gli procurerà, come ad altri prima di lui, degli effetti collaterali pesanti. Speriamo Bene...
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