giovedì 25 aprile 2013
Il Presidente libanese attacca i predicatori wahabiti amici dei terroristi: "Nessuna ingerenza negli affari interni siriani!"
Il Presidente libanese Michel Sleiman ha condannato duramente e senza mezzi termini gli appelli di alcuni sedicenti (e senza dubbio autonominatisi) 'imam' wahabiti come Ahmad al-Assir e Salem al-Rafehi hanno invitato i loro seguaci a partecipare all'attacco terroristico in atto ormai da molti mesi contro il Governo della Siria e i suoi cittadini.
"Il Libano si é tenuto fuori dal coinvolgimento nelle questioni siriane, per il bene delle sue istituzioni e della sua popolazione; chiunque abbia a cuore l'armonia del nostro Paese non può in alcun modo prendere parte alle violenze che travagliano la Siria".
Ovviamente le affermazioni di Sleiman corrispondono a una mezza verità visto che una piccola minoranza di attivisti legati ai partiti politici venduti a Usa, Arabia Saudita e Israele, (quelli dell'Alleanza 14 Marzo) ha da sempre fatto attività di sostegno, finanziamento e aiuto ai terroristi in Siria, mentre salvo per la giusta e normale solidarietà politica e per la difesa dei villaggi libanesi di confine, le forze filosiriane libanesi hanno mantenuto la pace civile, rispondendo agli attacchi solo quando provocate.
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