venerdì 24 maggio 2013

Il regime saudita perseguita gli sciiti mentre i tiranni di Riyadh si dedicano a cocaina, anfetamine e alcool a fiumi!!

Baccanali che non sarebbero stati fuori posto nella Capri di Tiberio, posto che il successore di Augusto avesse conosciuto la cocaina, l'ecstasy e lo scotch 'Johnnie Walker' etichetta blu (quello da centosettanta dollari a bottiglia), accompagnati da adeguati "balletti rosa" con protagonisti giovani di entrambe i sessi che, in una società sclerotica e in crisi sotto tutti gli aspetti non trovano alternative che vendersi ai capricci dei principi regnanti per raggranellare una prebenda, un favore, una raccomandazione che permetta loro di immaginare un futuro diverso.

A questo, secondo la coraggiosa inchiesta televisiva del giornalista Ali al-Maliki, si é ridotto il Regno d'Arabia Saudita, altro che "Custode dei luoghi sacri dell'Islam"; come già ampiamente dimostrava la condotta americana di "Bandar Bush" ai tempi in cui era ambasciatore saudita negli Usa, la Casa di Saoud abbandona le proibizioni religiose come un vestito stretto appena pensa di poterla fare franca.

Ma non trascura mai di scatenare il proprio apparato repressivo poliziesco verso uomini di fede che possano rappresentare un incomodo o una minaccia per la sua supremazia, garantita dalla violenza e dal servilismo ai potenti imperialisti e sionisti, come testimonia il recente arresto, con accuse totalmente pretestuose e fantasiose, dello Sceicco sciita Hassan al-Ziyad, rapito dagli sgherri del regime proprio in questi giorni.

1 commento:

  1. I dirigenti dell'intelligence Saudita, non dormono più la notte in questi ultimi tempi, perchè sanno bene, che l'ultima monarchia sulla terra presto crollerà su se stessa come un castello di carte, e sotto la spinta sempre più incontrollabile della protesta popolare. Di una cosa sono personalmente sicuro: la dinastia dei Saoud è arrivata al capolinea, anche se non so cosa poi succederà, e chi prenderà il potere in Arabia Saudita. E l'unica influenza che nella regione può avere Riyad, è sul piano finanziario, non certo sul piano militare, visto che da tempo e da piu parti si sono sollevati seri dubbi, sulla capacità, e sull'efficenza delle forze militari Saudite, inefficenza che è il triste risultato di pesante nepotismo e favoritismi, a discapito della meritocrazia. Vorrei proprio sapere chi prende le decisioni finali a Riyad, dato che il re non puo più reggere le funzioni di stato, e anzi non sono più sicuro, neanche del fatto se sia vivo o meno.

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