Ancora violenze a Tripoli Siriaca dove nemmeno l'intervento dell'Esercito é riuscito a smorzare la violenza insensata scatenata dagli estremisti sunniti del miserabile "slum" di Bab al-Tabaneh; é infatti di due militari morti e tre feriti il bilancio della giornata di ieri durante la quale gli uomini delle forze armate sono stati presi di mira mentre proteggevano i punti di accesso al quartiere di Jabal Mohsen, abitato da alawiti solidali con la Siria, il suo popolo e il suo Governo.
Le autorità libanesi sono arrivate a sospendere tutte le licenze per la vendita di armi da fuoco nella metropoli settentrionale, in un curioso caso di "troppo poco e troppo tardi" visto che chi voleva armarsi a Tripoli non solo lo ha già fatto ma con ogni probabilità non é certo entrato in un'armeria con licenza per farlo, accomodandosi invece ad attingere alle spedizioni di armi che i politicanti del '14 Marzo' facevano affluire dall'estero in direzione Siria con la complicità dei loro padrini sauditi e qatarioti.
E' tempo invece che gli abitanti di Jabal Mohsen si armino a loro volta e costituiscano brigate e milizie di autodifesa, i partiti rappresentativi della comunità alawi dovrebbero incaricarsi di questo: cosa stanno facendo, oggi, l'ADP e l'SSNP per evitare che un domani i rozzi wahabiti di Bab al-Tabaneh possano compiere stragi etniche contro il loro elettorato?
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