Ancora una volta la città libanese di Tripoli Siriaca si infiamma di violenza per le parole sconsiderate di un rozzo autonominato "imam" wahabita (tale Salem Rafei) e, ancora una volta, dal miserrimo "slum" di Bab al-Tabaneh, la fogna di Tripoli, dove il messaggio del wahabismo risuona forte tra il lumpen-proletariato abbrutito e analfabeta, uomini armati hanno cercato di dare l'assalto al quartiere di Jabal Mohsen, roccaforte alawita dove fortissima é la solidarietà con la Siria e il suo Presidente Assad.
E' evidente il tentativo del predicatore estremista di creare caos e confusione nel Libano del Nord proprio nel momento in cui le forze regolari siriane stanno schiacciando le ultime resistenze terroriste a Qusayr, ponendo la pietra tombale sull'insorgenza qaedista nella parte occidentale del Paese, peraltro sembra con l'apporto sostanziale degli Hezbollah libanesi, ansiosi di proteggere gli Sciiti siriani e i cittadini libanesi che vivono nel paese vicino.
Sembra che finora vi siano state due vittime: il 22enne Mohammed Yussef e un ragazzino di 13 anni; subito dopo lo scoppio degli scontri unità dell'Esercito libanese si sarebbero interposte tra i due quartieri arrivando a rivolgere le armi verso i cecchini che da Bab al-Tabaneh hanno preso di mira anche i loro veicoli.
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