E' di tre militari libanesi martirizzati e quattro feriti più o meno gravemente il bilancio del vigliacco attentato esplosivo con cui nella serata di sabato 29 marzo un posto di blocco dell'Armee nella vallata di Atta, nei pressi di Arsal é stato attaccato con una autobomba.
A.A. (soldato scelto), M.H. ed H.H. (soldati semplici); solamente iniziali e ranghi si conoscono delle vittime, ennesino tributo di sangue che l'Esercito del Paese dei Cedri versa per preservare il Paese e i suoi cittadini dalla sete di sangue dei sostenitori dei terroristi mercenari attivi in Siria, che non esiterebbero a diffondere il caos e il settarismo anche in Libano se ciò potesse servire a invertire la sequela di sconfitte che i loro complici stanno subendo oltreconfine.
Arsal infatti é stata investita dai vigliacchi fuggiaschi delle battaglie di Yabroud, Flita, Ras al-Maara, dove roccaforti dei mercenari wahabiti sono state schiantate dall'Esercito Siriano e dai suoi alleati di Hezbollah. Proprio il Segretario Generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, parlando ieri alla televisione ha rivendicato con orgoglio il sostegno prestato al popolo siriano e al suo Governo legittimo dichiarando che intervenendo in Siria il Partito di Dio ha fatto anche gli interessi del popolo libanese che vuole vivere in libertà e autonomia e non trovarsi vicino un emirato takfiro o un mosaico di entità in guerra tra loro.
L'attentato con la KIA-esplosiva (automobile già usata in passati tentativi) potrebbe essere la maniera rabbiosa e meschina con cui i wahabiti hanno deciso di "rispondere" (codardamente e senza mostrarsi) alle nette e risolute parole del Segretario Nasrallah.
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