Mentre a pochi chilometri dalla città di Damasco si stanno svolgendo grandi battaglie che vedono fortunatamente le forze armate siriane vittoriose sui wahabiti di Al-Nusra e altri lacché dell'Arabia Saudita, degli Usa e di Israele nelle sue strade si respira un'atmosfera tranquilla e rilassata e sembra impossibile che questa città ordinata, moderna, cosmopolita sia la capitale di un paese in guerra.
Ma la minaccia terroristica é sempre in agguato e così anche nei boulevard e nei viali si può sempre notare la discreta ma costante presenza di uomini dei servizi di sicurezza e dell'Esercito, pronti a scattare in azione se necessario.
E' stato il caso ieri, quando a un posto di blocco volante in una delle sezioni più trafficate della città P stata bloccata un'auto con a bordo una coppia: 40 anni apparenti lui, circa 30 lei. L'uomo, apparentemente siriano dall'aspetto e dall'accento, é stato fatto scendere e gli é stato chiesto di aprire il bagagliaio dell'auto. A quel punto ha fatto un movimento brusco tentando di fare esplodere la bomba che portava sotto la giacca.
Addestrati ed efficienti i militari hanno reagito subito freddandolo con un unico colpo di pistola alla testa. Mentre il mancato attentatore suicida stramazzava al suolo la donna si gettava fuori dall'abitacolo dell'auto e tentava la fuga a piedi ma un secondo colpo di pistola la raggiungeva alla gamba e fermava le sue velleità.
Soccorsa e ricoverata, la terrorista sta già rispondendo alle domande degli inquirenti.
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