All'inizio della settimana una delegazione del Movimento per la Jihad Islamica in Palestina, guidata dallo stesso Segretario Generale Ramadan Shallah é arrivata nella capitale egiziana e si é incontrata con il leader anziano di Hamas, Moussa Abu Marzouk.
Lo stesso fatto che Marzouk, uno degli ingegneri del tentativo di 'inversione a U' di Hamas nel 2012 e di avvicinamento alle posizioni dell'Ikhwan, della Turchia e del Qatar, si trovi attualmente al Cairo e vi conduca meeting ufficiali dimostra che la situazione tra Hamas e il Governo di Al-Sisi é molto più sfaccettata e complessa di una semplice ostilità reciproca, come alcune recenti prese di posizione giudiziarie avrebbero potuto suggerire.
I due leader hanno discusso a lungo delle relazioni bilaterali tra i due movimenti, sulla tematica della riconciliazione palestinese e sulla necessità di una pronta riapertura del varco di confine di Rafah. Ovviamente dal programma del colloquio non poteva mancare l'argomento delle relazioni tra Hamas e Il Cairo.
In seguito Shallah si é incontrato privatamente anche col Ministro egiziano dell'Intelligence e con ufficiali del Mukhabarat.
In una successiva conferenza stampa il rappresentante della Jihad Islamica Khalid Batesh ha dichiarato che l'organizzazione non ha ancora 'lanciato' alcuna iniziativa di riappacificazione tra il Governo egiziano ed Hamas ma, comprensibilmente preoccupato per le recenti tensioni tra le due parti, si é mosso per verificare margini e opzioni in tal senso.
Personalmente capisco al sisi, c'è un vecchio detto che dice, la sperienza è miglior' insegnante, ecco ciò che ha imparato Asisi del rapporto fra Hamas e al Assad, nn valgono i dirigenti d hamas per essere aiutati.
RispondiEliminaVv la vittoria