La fratellanza d'armi che si sta cementando in questi mesi tra i combattenti sciiti di Hezbollah e gli uomini dell'Esercito Arabo Siriano é qualcosa di intenso, profondo e meraviglioso: gli uomini che stanno combattendo insieme a Zabadani, sul confine siro-libanese, nel Rif Dimashq e in numerosi altri teatri di scontro usciranno profondamente rafforzati e arricchiti dal cameratismo e dalla testimonianza dei sacrifici che ognuno compie a favore dei propri alleati.
Non si riesce quasi a credere che esattamente trenta anni fa Hezbollah e le truppe siriane presenti in Libano incrociarono le armi come avversari (ma erano altri tempi e altre situazioni).
Dopo essere intervenute a salvare prima Qusayr e poi le alture di Qaa e Baalbek combattendo fianco a fianco e intervenendo ripetutamente con attacchi aerei di jet ed elicotteri le forze siriane si sono schierate nelle stesse postazioni di Hezbollah per attendere ulteriori tentativi offensivi dell'ISIS.
Questi sono arrivati ma il risultato non é stato affatto diverso da quelli precedenti: i tagliagole del 'califfato' hanno subito oltre due dozzine di morti e molti più feriti, perdendo anche quattro veicoli motorizzati armati di cannoncini ZU 23 2.
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