I lacché degli Emirati Arabi Uniti pensavano di mettersi in luce presso i loro padroni di Casa Saoud trasportando qualche centinaio di costosissimi carri armati e blindati di produzione francese (AMX 56, AMX 10P, Panhard) via mare e facendoli sbarcare nei pressi di Aden, forse, avendo fatto indigestione di kolossal bellici hollywoodiani, si vedevano nei panni di novelli 'patton' a guidare una trionfante cavalcata verso Taizz o magari addirittura verso Sanaa...
La realtà é stata molto più severa e ingrata coi generali di Dubai, che, totalmente digiuni di logistica e delle intricatezze delle operazioni meccanizzate complesse si sono trovati impantanati tra Aden e Abyan con dozzine e dozzine di mezzi immobilizzati dalla mancanza di carburante o da guasti tecnici, ancora prima che scattasse la controffensiva yemenita.
Questa é arrivata inesorabile, ad opera dei combattenti dei Comitati Popolari rivoluzionari e dei militari dell'Esercito regolare che ormai hanno del tutto identificato l'Ex-vicepresidente Hadi come un vendipatria pronto a consegnare lo Yemen ai Sauditi e ai loro servi pur di conservare una briciola di potere.
Solo nelle ultime 72 ore, colpendo con tecniche di guerriglia, gli Yemeniti sono riusciti a distruggere 32 veicoli corazzati e blindati degli UAE, uccidendo 38 militari e un ufficiale superiore della forza d'invasione.
http://albainternazionale.blogspot.it/2015/08/nel-calderone-adesso-gli-eau-invadono.html
RispondiEliminaAdesso gli EAU invadono Sanaa ... mio articolo in merito.
Invadono Sanaa mi sembra proprio una frase fuori luogo, visto che non riescono ad arrivare manco a Taizz
EliminaÈ un modo di dire che invadono lo Yemen. Come tipo "attaccano damasco" ma in realtà è un modo di dire perché attaccano la Siria
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