A un anno e nove mesi dal primo tentativo, sembra che finalmente stia per terminare l'impasse che finora ha impedito l'elezione di un nuovo Presidente libanese, che succeda ufficialmente a Michel Sleiman.
La Costituzione prevede che il Presidente sia sempre un cristiano maronita e, visto che l'unico candidato autorevole per la carica era l'Ex-generale Michel Aoun, autore della "rivoluzione copernicana" della politica libanese (in quanto leader di un partito maronita alleato con Hezbollah e Amal), la cosa aveva impedito (finora) il sostegno della sua candidatura da parte dei maroniti schierati con le potenze reazionarie.
Lo scopo di costoro era di logorare la solidarietà tra Movimento Patriottico Libero (il partito di Aoun, appunto) e i suoi alleati sciiti, ma, siccome il dialogo fa le pentole ma non i coperchi, la lunghissima stagnazione, con l'interim governativo di Tammam Salam e le continue vittorie di Hezbollah nella guerra siriana contro il terrorismo, hanno causato in realtà conseguenze opposte, alienando ai dirigenti maroniti dei partiti reazionari molte simpatie tra l'elettorato, che vede chiaramente come solo una salda intesa con gli Sciiti, con la Siria e con l'Asse della Resistenza possa proteggere i cristiani in Medio Oriente.
Proprio ieri in una conferenza stampa congiunta il mafioso ed ex-galeotto per assassinio Samir Geagea ha ingoiato in dirette "L'Amaro Calice" e ha annunciato il sostegno del suo partito (LF) alla candidatura Aoun, specificando che fuor di essa manterrà la sua politica di "competizione leale" con il Movimento Patriottico.
Speriamo di poter presto salutare il coraggioso Michel Aoun Presidente del Paese dei Cedri stabilmente insediato al Palazzo della Baabda!
Geagea con Aoun e' come parlate del diavolo con l'acqua santa
RispondiEliminaEra anche ora!
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