L'arcivescovo Desmond Tutu , insignito del Premio Nobel per la pace (1984), del Premio Schweitzer per l'impegno umanitario (1986) e del Premio Gandhi (2005), in un sentito appello rilasciato alla stampa internazionale, ha invitato la compagnia operistica di Città del Capo a cancellare la programmata rappresentazione della gershwinian "Porgy and Bess", che dovrebbe tenersi il mese prossimo in Israele.
Secondo Tutu, propositore e sostenitore del boicottaggio di Israele a tutti i livelli (commerciale, scientifico, turistico e culturale), mettere in scena la celebre opera musicale mentre a milioni di Palestinesi viene negato o sabotato l'accesso alla cultura e all'istruzione rappresenta un atto "incosciente" da parte della compagnia.
"L'opera del grandissimo musicista Gershwin", sottolinea Tutu, "ha da sempre rappresentato un messaggio di solidarietà e tolleranza, un ponte gettato fra popoli e culture; metterla in scena nella terra dei muri e della segregazione, dei giuramenti di 'fedeltà etnica' sarebbe, prima che un errore, un vero e proprio insulto all suo messaggio e al suo spirito".
L'arcivescovo, che fu attivissimo contro il razzismo di stato afrikaner in vigore fino agli anni '90 e strumentale per il suo definitivo abbattimento, ha concluso il suo messaggio paragonando le sofferenze e i patimenti odierni dei Palestinesi a quelle della popolazione di colore sotto il tallone dell'oppressione di Pretoria.
"Porgy and Bess", che come saprete racconta la storia di un mendicante di Charleston che cerca di riscattare la donna amata dal suo violento compagno e dalla dipendenza dalla droga, fu la prima opera a fare cedere la segregazione razziale nei teatri statunitensi, visto che attraeva pubblico bianco e nero; sarebbe veramente un peccato, oggi, se venisse usato dal regime razziale sionista per costruirsi una falsa patina di "apertura culturale".
Nessun commento:
Posta un commento