Ovviamente, non é così e, più di mille parole, lo dimostra la maniera pacifica e rispettosa con cui sono trattati i Samaritani che vivono nei territori di Palestina; una comunità che affonda le sue radici nel territorio da oltre trentacinque secoli e che vive in pace con gli abitanti cristiani e musulmani della Cisgiordania.
I Samaritani praticano l'originale e inalterata religione ebraica, come era strutturata prima dell'esilio babilonese, da cui ritornò cambiata e modificata per sempre; ad occhi profani essa può sembrare quasi indistinguibile dalla fede giudaica attuale: è organizzata attorno a una ''Torah'', usa la ''Menorah'' come simbolo, chiama i propri sacerdoti "rabbi" e così via, ma le differenze con la fede giudaica maggioritaria sono numerose e profonde e ad esse (oltre che alla frattura originaria fra Regno di Samaria e Regno di Giudea) i Samaritani stessi si appellano per definirsi un popolo differente dagli ebrei, con una cultura e una religione tutte proprie.
Testo sacro samaritano: i Samaritani hanno da secoli adottato l'alfabeto arabo. |
La devozione per il monte Gerizim si spiega col fatto che secondo i Samaritani il famoso Tempio di Salomone si sarebbe trovato lì, come menzionato dalla Torah per tredici volte, mentre l'attuale residuo che i giudei adorano come "Muro del Pianto", a Gerusalemme, non é mai nominato.
Torah samaritana. |
I Samaritani, conosciuti in Europa e America per via delle parabole evangeliche che li menzionano, dimostrano con la loro storia di lunga e pacifica convivenza, che il popolo di Palestina è pronto ad accettare e riconoscere tutte le diversità; il che fornisce la migliore e più credibile garanzia che anche nel futuro, quando l'odioso regime dell'apartheid sionista sarà abbattuto e dimenticato, gli Ebrei di Palestina non subiranno persecuzioni o discriminazioni di sorta.
il che fornisce la migliore e più credibile garanzia che anche nel futuro, quando l'odioso regime dell'apartheid sionista sarà abbattuto e dimenticato, gli Ebrei di Palestina non subiranno persecuzioni o discriminazioni di sorta.
RispondiElimina....ahhhhhh..ahhhhhhh..ahhhhhhh....ahhhh che ridere...bella come battuta, complimenti un bell'articolo da cabaret!!!
Nonostante tutti i suoi commenti, sig. Bario, trentacinque secoli di continuata presenza samaritana in Palestina testimoniano della bontà di quanto abbiamo detto e scritto...ancora una volta lei fa una ben magra figura, ma pensiamo che ormai ci sia abituato.
RispondiEliminache il popolo di Palestina è pronto ad accettare e riconoscere tutte le diversità;
RispondiEliminasempre a proposito di accettare tutte le diversità,
guarda un pò come la pensano i tuoi fratelli musulmani
http://www.youtube.com/watch?v=u8G_VWXmsxE
Ancora non ha imparato ad embeddare i link, sig. Bario?
RispondiEliminaHahahahahahaha...si vede che é impresa troppo ardua per il suo cervello!