giovedì 23 dicembre 2010

Lo squalo Dahlan infittisce le sue trame verso Abbas, ora chiede il sostegno dei filosionisti europei!


Ibrahim al-Darrawy, giornalista egiziano esperto di questioni palestinesi, ha recentemente affermato che Mohamed Dahlan, di gran lunga il più filoisraeliano e filoamericano fra gli esponenti di Fatah, avrebbe recentemente espresso il desiderio che alcuni suoi "contatti" europei, fra cui molti aderenti alla lobby filosionista, si "mettessero in moto" per esercitare pressioni sul Mahmud Abbas, dirigente della stessa formazione che fino al gennaio 2009 ha occupato la poltrona di presidente dell'Anp.

Le 'pressioni' che Dahlan vorrebbe veder sviluppate contro Abbas riguardano un suo ritorno in auge nella piccola schiera di "cacicchi" di Fatah che occupano le posizioni privilegiate nell'amministrazione della Cisgiordania, la parte di territorio palestinese occupato rimasta in mano di Abu Mazen e soci dopo il loro fallito tentativo di Colpo di Stato contro il legittimo governo espresso da Hamas in conseguenza della sua schiacciante vittoria elettorale del 2006.
"Sì...pronto? Parlo dall'ufficio di Mohamed Dahlan...allora, ci porti cinque kebab di agnello completi di tutto, sì, molto piccanti...e patatine a parte...poi...due vaschette grandi di tabouleh..."
Dahlan sosterrebbe di avere un nuovo piano "a prova di errore" per 'farla finita' con Hamas e distruggere il prestigio politico e il sostegno popolare di cui gode il movimento musulmano di Resistenza. Senza dubbio un "colpo" simile cancellerebbe l'onta e l'umiliazione patite da Dahlan, nativo della Striscia di Gaza, nel 2007, quando, durante gli scontri coi militari di Hamas i suoi uomini (egli era all'epoca responsabile della Sicurezza dell'Anp) furono i primi a venire scacciati e messi in fuga dalla Striscia come altrettanti cani bastonati: le immagini del suo studio occupato dagli armati di Hamas che tenevano i piedi calzati di anfibi sulla sua scrivania e parlavano al suo telefono personale fecero il giro del mondo arabo e non solo.
Manifesto commemorativo di Hamas per Mahmoud al-Mabhouh, ucciso grazie alla cooperazione fra il Mossad e Mohamed Dahlan.
Da allora, come uno Iago verde di bile e desideroso di vendetta, Dahlan si é ancora più avvicinato a Israele, arrivando persino a servirsi di due suoi ex-dipendenti della Sicurezza di Gaza come "battistrada" per il commando di assassini del Mossad che, a Dubai, ha ucciso in un agguato il dirigente di Hamas Mahmoud al-Mabhouh; c'é da essere piuttosto certi che anche in questo suo nuovo piano "a prova d'errore" vi sia più che lo zampino dei servizi segreti ebraici.

Mohamed Dahlan, all'apice della sua influenza, controllava tramite le varie agenzie di sicurezza dell'Anp, un totale di 20.000 uomini, ed era così riverito e temuto che i Palestinesi parlavano della Striscia di Gaza come "Dahlanistan"...tuttavia la sua popolarità (e il suo potere) ricevettero una prima grave scossa quando si scoprì che i doganieri del valico di frontiera di Karni dirottavano il 40% delle imposte di dogana riscosse direttamente sul suo conto corrente personale.

2 commenti:

  1. Ti segnalo questa notizia assurda:

    http://oknotizie.virgilio.it/info/297018edcd9e152b/l_israele_presenta_il_reclamo_all_onu_sugli_attacchi_continuati_da_gaza_the_jerusalem_post_.html

    Questi sparano, ammazzano, rubano terra, torturano... poi parte un PETARDO da Gaza, come risposta a tutto questo orrore, e i carnefici si atteggiano ad agnellini, a povere vittime... vomitevole.

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  2. Caro Riccardo abbiamo notato soltanto ora che per qualche asburgica ragione il sistema aveva considerato come "spam" il tuo commento.

    Lo abbiamo subito reintegrato, sperando che tu non abbia pensato nemmeno per un attimo che avremmo potuto rimuoverlo di nostra intenzione.

    Sperando che tu stia passando liete festività tutta la redazione ti augura di chiudere l'anno in bellezza!!!!

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