Il "Comitato per la Marcia del Ritorno" ha tenuto uno speciale banchetto di fine del Ramadan a Beirut nella giornata di ieri, invitando quanti, partecipando alla grande manifestazione di massa dello scorso Nakba Day sono stati feriti dalla violenta e scomposta reazione delle truppe del regime ebraico, che non si sono fatte scrupolo di aprire il fuoco su civili disarmati che volevano solamente esercitare il loro legittimo diritto a tornare nelle loro terre e villaggi d'origine (riconosciuto in sede internazionale). Erano altresì presetni i familiari dei caduti di quel giorno, che hanno pagato il prezzo massimo per affermare che il Diritto al Ritorno non é dimenticabile e non ha data di scadenza.
Il Segretario Generale dell'Associazione Sindacale, ex-membro del Parlamento Zaher Khatib ha ringraziato tutti i convenuti con un messaggio nel quale ha affermato che le divisioni dello spettro politico palestinese sono finora servite solo all'Occupazione sionista e ai suoi obiettivi, ribadendo che la riconciliazione "più che un obiettivo é un dovere" e chiedendo alle leadership di tutti i movimenti e le fazioni palestinesi di rendersi consapevoli dell'eccezionalità e della criticità di questo momento storico, che ancora più di altri richiede scelte condivise e coraggiose.
Il Segretario dell'OLP in Libano, Fathi Abu Ardat ha quindi preso la parola parlando della Marcia del Ritorno, sottolineando che essa non é stata altro che un passo su un sentiero che necessariamente porterà all'abbattimento dell'Occupazione ebraica e alla liberazione di Al-Quds (Gerusalemme), il che rappresenterà un punto nodale di svolta e di non-ritorno nella storia araba e mediorientale. Altri oratori hanno poi preso la parola, fra di essi feriti e parenti delle vittime dell'esercito sionista.
Al termine della cerimonia e del successivo banchetto, targhe commemorative sono state distribuite ai feriti della Marcia e alle famiglie delle vittime.
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