giovedì 1 settembre 2011

Un piede, due scarpe: gli Usa con una mano bombardavano Gheddafi, con l'altra lo invitavano a rivolgersi a Israele per aiuto e sostegno!



Documenti segreti ritrovati in questi giorni in quello che una volta era il Quartier Generale dell'agenzia di intelligence libica del Rais libico Muammar Gheddafi mostrano che, lungi dall'aver tenuto coerentemente la posizione filo-insurrezionale che hanno sbandierato a lungo gli Stati Uniti, o perlomeno alcuni loro rappresentanti ed agenzie, sono stati a lungo ambivalenti riguardo l'atteggiamento verso Tripoli e il movimento di ribellione che sembra aver scardinato la Jamahiryia libica instaurata dal Colonnello 42 anni fa, arrivando persino a suggerire a Gheddafi di farsi aiutare da Israele (come poi é puntualmente successo tramite l'invio di mercenari dell'Africa Nera tramite una compagnia di contractors di Tel Aviv e con un traffico d'armi dato 'in subappalto' alla marionetta palestinese Mohammed Dahlan e al suo collaboratore curdo).

Le carte in questione, minute di un incontro tra l'ex Assistente Segretario di Stato David Welch ed ex ambasciatore Usa in Egitto (che aveva progettato e portato a termine il ristabilimento dei rapporti diplomatici tra Usa e Libia nel 2008) e due dignitari triplini, sono state mostrate e commentate da Jamal el-Shayyal di Al-Jazeera, che é stato uno dei primi giornalisti a compiere una ricognizione nell'ex sede dei Servizi del Colonnello. Welch raccomandava caldamente a Gheddafi di insistere sulla matrice Qaedista e fondamentalista dell'insurrezione cirenaica in maniera da spingere Marocco, Giordania e Arabia Saudita a sostenere la sua repressione.

Molto interessante sarebbe poi un altro documento riguardante contatti tra il parlamentare Usa ed ex-Sindaco di Cleveland Dennis Kuchinich e il figlio di Gheddafi Saif al-Islam, il congressista americano chiedeva con insistenza documentazioni e prove per montare una campagna anti-insorti, come ad esempio testimonianze di corruzione nel Consiglio nazionale di Transizione, collegamenti tra i rivoltosi e gli estremisti islamici e così via. Welch ha declinato di commentare le rivelazioni, mentre il Dipartimento di Stato ha negato di essere coinvolto nei suoi contatti col Governo di Gheddafi, Kuchinich da parte sua ha rivendicato il suo impegno per far interrompere i bombardamenti NATO sulla Libia, che considera un abuso della Risoluzione ONU sulla 'no fly zone', ma ha contemporaneamente smentito di aver mai contattato funzionari di Gheddafi o suoi figli.
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