sabato 21 aprile 2012

Il Premier irakeno Maliki dichiara: "La Turchia ci sorprende col suo atteggiamento ingerente ed ostile!"


Nuova 'tirata d'orecchi' per il maldestro 'Sultano' Erdogan, che dopo essersi letteralmente 'giocato' tutto il prestigio accumulato in anni di politica di buon vicinato con la Siria e di sostegno alla Causa palestinese viene ora tacciato di indebite ingerenze e di atteggiamenti via via sempre più ostili anche dal Primo Ministro di Bagdad, Nouri al-Maliki, che certo non ha gradito né il sostegno vocale e materiale dato da Ankara ai terroristi all'opera in Siria (paese che confina con l'Irak proprio nella provincia di Anbar, territorio volatile dove sono presenti molti takfiri fondamentalisti) né tanto meno la dubbia ospitalità offerta all'assassino e organizzatore di attentati Tarik al-Hashemi, ex-vicepresidente sunnita, latitante e contumace, inseguito da mandato di cattura del Tribunale di Bagdad, che in Turchia si é lasciato andare a calunniose dichiarazioni riguardo presunti 'contrabbandi' di armi iraniane verso Damasco proprio tramite l'Irak.

Come se tutto questo non bastasse a inimicarsi la dirigenza di Bagdad, sempre più legata a Teheran e Damasco, estensione del naturale 'Asse della Resistenza' antisionista e anti-imperialista, Erdogan ha 'pensato bene' di uscirsene con alcune dichiarazioni azzardate e inopportune rilasciate subito dopo la conclusione di un vertice 'a porte chiuse' con il Presidente della regione del Kurdistan Masoud Barzani (notare come Erdogan sia pronto a ricorrere agli elicotteri e al napalm quando ha a che fare con i Curdi che abitano in Turchia, ma poi diventi ospitale e sollucheroso quando tratta con i leader Curdi filoamericani e coinvolti nelle operazioni di spionaggio e terrorismo anti-iraniano del Mossad). Erdogan ha detto che: "Il trattamento dell'attuale Premier irakeno (Maliki) verso i suoi alleati di coalizione, il suo approccio egocentrico alla politica sono motivo di viva preoccupazione per Mr. Barzani e per il partito Irakiya".

Il 'Partito Irakiya' é quello di cui faceva parte l'assassino Tarik al-Hashemi, forse Erdogan pensa che il Governo di Bagdad avrebbe dovuto lasciargli libertà di organizzare attentati e omicidi in tutta tranquillità?

Maliki, a stretto giro, ha replicato sul suo sito-web, dichiarando che: "Le ultime affermazioni di Erdogan sono uno spiacevole ritorno alla fase in cui la Turchia pensava di potere interferire negli affari interni del nostro paese e confermano che Mr. Erdogan vive ancora nell'illusione di poter costruire un'egemonia regionale neo-ottomana sui paesi arabi circostanti, quando in realtà, insistere su questi screditati e inefficaci sentieri di politica regionale non farà altro che danneggiare gli interessi turchi e incrementare l'ostilità dell'intera regione nei confronti di Ankara".

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