martedì 17 aprile 2012

Ridicole affermazioni dell'assassino fuggiasco Al-Hashemi alla 'corte' di Erdogan!


Tariq al-Hashemi, Ex-vicepresidente irakeno latitante dallo scorso 19 dicembre quando il Tribunale di Bagdad emise a suo carico mandato di cattura per avere organizzato e commissionato attentati e omicidi usando come killer prezzolati i membri del suo stesso dettaglio di guardie del corpo, dopo essersi rifugiato tra i Curdi e avere da lì viaggiato in Qatar e Arabia Saudita si sta ora trattenendo in Turchia dove, evidentemente per rallegrare le bigie giornate dell'ospite Erdogan (che ha visto rapidamente crollare i suoi sogni di intervento in Siria), si é messo, meno affascinante di Sheherazade, a raccontare storie fantasiose.

Una di queste riguarderebbe ipotetici transiti di armi dall'Iran alla Siria, proprio attraverso l'Irak. La fanfaluca sarebbe stata riportata dal tabloid turco 'Today's Zaman' nell'edizione domenicale. Hashemi avrebbe affermato che, sebbene l'Irak si sarebbe impegnato a rispettare le risoluzioni della Lega Araba e dell'ONU in realtà permetterebbe all'Iran di far pervenire al legittimo Governo di Assad aiuti militari e che 'I ribelli in Siria' (leggasi: i terroristi takfiri foraggiati da Doha e Riyadh) avrebbero 'arrestato molti ufficiali irakeni accusandoli di contrabbando d'armi'.

In base a quale autorità i terroristi avrebbero effettuato questi arresti Hashemi non lo spiega, inoltre questa sua seconda affermazione é controintuitiva rispetto alla precedente dove sembrava che a 'contrabbandare' (come si fa a 'contrabbandare' qualcosa destinato a un Governo in carica?) sarebbero stati gli Iraniani e gli Irakeni si limitassero a farli passare.

Ma la "perla" Hashemi la riserva poco dopo quando afferma: "Non ho prove concrete di quel che dico" (e ti pareva...) "ma ho molte informazioni a riguardo" (immaginiamo quanto solide ed affidabili). Hashemi, capo di una lista sunnita accrocchiata ad altre formazioni in una 'Alleanza Brancaleone' per controbilanciare il successo dei partiti sciiti alle ultime elezioni politiche irakene ha ormai rivelato i suoi veri colori: quelli di un traditore venduto ai servi dell'imperialismo Usa e sionista in Medio Oriente, disposto a gorgheggiare qualunque balla per compiacere coloro che gli consentono di sfuggire il giudizio e il castigo per i suoi crimini passati.
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1 commento:

  1. Il vero problema del momento nell'area è la dinastia al Puttani del Qatar, hanno INONDATO DI SOLDI politici e giornalisti turchi per influenzarne le posizioni in funzione anti bath e anti iraniana, hanno promosso un mezzo colpo dio stato in Kuwait e un quarto di colpo di stato in Arabia Saudita...e sponsorizzano la divisione dell'Iraq su linee etnico confessionali.
    Tariq al-Hashemi è un sotto prodotto di queste forme di mega corruzzione, il gioco è così sporco e scoperto che è giusto riderne ma non è prudente lasciarli fare.
    Dalla fine della storia di Tariq al-Hashemi vedremo quali saranno le contromisure che prenderà il governo iraqeno di Maliki, che ovviamente si muove in un campo minato ma pare con grande prudenza ed abilità.
    Ivan

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