Il Brigadier Generale Amir Ali Hajizadeh, parlando a una cerimonia celebrativa della fondazione del Corpo della Guardia Rivoluzionaria Islamica ha dichiarato che, per fare capire ai nemici dell'Iran quanto profonda sia stata la loro comprensione dei segreti del drone era autorizzato a rivelare dei dettagli che l'avrebbero detta lunga alle orecchie interessate: "Nell'ottobre 2010, ad esempio, il drone fu spedito in California per la soluzione di problemi tecnici, dove venne riparato e sottoposto a test di volo, quindi riportato a Kandahar tre mesi dopo, nel novembre 2010, dove tuttavia venne nuovamente messo a terra da altri problemi tecnici. Venne quindi spedito a un aeroporto vicino Los Angeles nel dicembre 2010 per riparazioni ai sensori e nuovi testi in volo, superati i quali tornò a Kandahar nei primi mesi del 2011".
In passato i rappresentanti dell'intelligence americana erano stati costretti ad ammettere che quando venne dirottato e catturato dagli 'hacker' iraniani essi riuscirono a bloccare il congegno di sicurezza che doveva cancellare per intero la memoria del computer di bordo dell'RQ-170, che quindi cadde nelle mani di Teheran con tutti i suoi segreti, che a quanto parrebbe ora sono stati estrapolati, sviscerati, decifrati e copiati.
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