lunedì 23 aprile 2012

Fonti sioniste annunciano: "L'Egitto cancella gli accordi sul metano", parziale smentita dal Cairo: "Sono sospesi perché non pagate!"

Il canale televisivo sionista 'Arutz shtaim' aveva annunciato in una delle ultime edizioni del suo notiziario che l'Egitto aveva "unilateralmente cancellato" gli iniqui e dannosi accordi stipulati da Anwar Sadat, il traditore del Nasserismo e firmatario della capitolazione di Camp David con cui nel corso degli ultimi 33 anni il Cairo ha svenduto all'occupazione ebraica miliardi di tonnellate di metano a prezzi totalmente fuori mercato con un danno incommensurabile alla propria economia.
Il logo dell'agenzia filosionista Reuters e il ritratto del suo fondatore: "Israel Beer Iosafat"
Secondo quanto riportato dalla tv del regime dell'Apartheid l'annuncio sarebbe pervenuto dal Cairo all'EMG, compagnia che riceveva il metano egiziano; in seguito la voce sarebbe stata ripresa e diffusa anche dall'Agenzia Reuters, megafono londinese del sionismo internazionale e voce ufficiale della lobby filo-israeliana. Ma, a stretto giro, un alto ufficiale dell'Esercito egiziano, membro del Consiglio Supremo delle Forze Armate ha informato Tel Aviv che l'accordo é sospeso a causa della incompleta adesione della controparte sionista ai suoi impegni contrattuali, visto che diversi mesi di fornitura non risultano pagati.
Ricordiamo che sono esattamente 14 mesi che il gasdotto del Sinai che usualmente riforniva il regime ebraico del metano sottocosto proveniente dall'Egitto viene costantemente messo fuoriuso da attentati esplosivi portati a termine da elementi beduini contrari a ogni cooperazione tra Egitto e occupazione sionista, sostenuti e acclamati dalla stragrande maggioranza dell'opinione pubblica del Paese delle Piramidi.
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