giovedì 26 aprile 2012

L'Unione Europea condanna (troppa grazia!) la metastasi degli insediamenti ebraici illegali in Cisgiordania!

"Sono estremamente preoccupata per la recente decisione delle autorità di Tel Aviv riguardo lo stato delle colonie di Sansana, Rakalim e Brukin nei territori palestinesi occupati", questa la dichiarazione di Lady Catherine Ashton riportata dall'Agence France Presse nella giornata di ieri, in risposta alla decisione sionista di "riconoscere" tre insediamenti illegali costruiti negli ultimi anni con la protezione e il benestare dell'Esercito e del Governo israeliano e riempiti di coloni paracadutati in Palestina dai quattro angoli del mondo, armati e indottrinati all'odio contro gli abitanti legittimi della zona che hanno invaso.

La Ashton ha fatto notare che, nonostante qualunque dichiarazione contraria di parte israeliana gli insediamenti ebraici in Cisgiordania sono e rimangono illegali per la legge internazionale e per tutte le agenzie ONU e ha espresso la speranza che Netanyahu "riveda la sua decisione". Ovviamente Lady Ashton e con lei tutti gli ipocriti e codardi burocrati di Bruxelles si guarderanno bene, come mille altre volte in passato, dal prendere qualunque misura concreta contro la metastasi degli insediamenti illegali in Cisgiordania, dai quali giornalmente partono raid teppistici verso i villaggi, gli uliveti, i mandorleti, le greggi e i pastori palestinesi, contro le serre, le chiese e le moschee degli abitanti legittimi della West Bank.

350 invasori ebrei vivono a Brukin, 250 a Rekelim e altri 250 a Sansana, avanguardie di un esercito di occupazione di 500,000 coloni ebrei illegali, armati e fanatizzati che sono stati stanziati in comunità che si espandono continuamente come tumori, sottraendo spazio, acqua e risorse alla popolazione palestinese.

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