venerdì 11 gennaio 2013

La 'generosità avvelenata' del Qatar verso Gaza: l'Emiro Al-Thani promette clinica cardiologica al ghetto assediato...a che prezzo?

La 'Mezzaluna Rossa Qatariota', in collaborazione con la Mezzaluna Rossa palestinese, ha annunciato il lancio di un progetto mirato a equipaggiare un'unità di chirurgia cardiaca presso l'Ospedale Shifa di Gaza con l'hardware più sofisticato possibile, per un costo complessivo di 2 milioni e 600mila dollari. Alla spesa, oltre al Governo del Qatar, dovrebbe partecipare anche quello della Repubblica Indonesiana.

Non dubitiamo dell'utilità della donazione, non questioniamo l'abilità dei clinici palestinesi (la Striscia di Gaza in proporzione 'sforna' molti più medici che Israele), né dei motivi nobili e umanitari degli Indonesiani, ma, omericamente, "temiamo i Qatarioti anche se recan doni". Ci farebbe molto piacere vedere pazienti cardiaci del ghetto di Gaza trattati in loco e non costretti a mettersi in viaggio verso l'Egitto, ma ci domandiamo se la 'generosità' di Doha (al contrario di quella di Beirut, Damasco e Teheran, che finora si é sempre mostrata disinteressata) non si porti dietro lacciuoli e addentellati.

Ogni anno, nell'enclave costiera palestinese si crea la necessità di effettuale 5000 cateterizzazioni cardiache e circa 900 interventi chirurgici a cuore aperto.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

5 commenti:

  1. Il Qatar sta approfittando della sua "nuova alleanza" con meshal e del fatto che i palestinesi non possono rinunciare a queste strutture ospedaliere per tessere le sue trame nella striscia e con hamas. Apprezzo il gesto, soprattutto da parte indonesiana, ma della clemenza e dell'umanitá di al-thani dubito non poco.
    -SN 16-

    RispondiElimina
  2. Pure io dubito, e parecchio. Io comunque non mi fiderei proprio per niente. Penso sia la solita 'mossa' per infiltrare spie a Gaza, dicendo a tutti che lo fanno in modo 'disinteressato' per il bene e la salute del popolo Palestinese di Gaza. No non credo che le persone possano cambiare da un giorno all'altro. Non capisco poi cosa centra l'indonesia, sulla quale non ho nulla da dire, ma se proprio voleva aiutate Gaza ed i Palestinesi non poteva farlo prima? Inoltre 2 milioni e 600 mila dollari sono una 'Micro-briciola' sopratutto per Al Thani, visto che quest'uomo sta diventando padrone di mezzo mondo. Se fossi stato nel governo Indonesiano, se avessi voluto, avrei aiutato i Palestinesi in maniera autonoma per fatti miei, senza certo aspettare le proposte con secondi fini di Al Thani. -Christian-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'Indonesia é parte costante dei programmi di aiuto e solidarietà verso il Ghetto di Gaza fin dai primi tempi dell'assedio sionista, questo glielo possiamo confermare...

      http://palaestinafelix.blogspot.it/2010/12/il-convoglio-asiatico-di-aiuti-per-gaza.html

      Elimina
    2. Christian non dubitare dell'indonesia... tra tutti i paesi dell'estremo oriente è uno dei più accaniti boicottatori dei sionisti oltre a non avere messa relazione diplomatica con il regime ebraico.
      -SN 16-

      Elimina
    3. Ok. ma non capisco perche non possa continuare fornire il suo aiuto e il suo supporto come ha gia fatto, e debba mettersi 'in coppia' con in regime di Doha. Quest'ultimo è il problema. Penso che con l'attuale dirigenza, il Qatar abbia solo l'interesse non dichiarato di interferire internamente a Gaza, forse per supportare l'alleato americano o sionazista. L'aiuto dell'Indonesia, di cui non ho nulla da dire, è ben accetto, cosi come l'aiuto di qualsiasi paese che voglia solo dare una mano o tessere relazioni diplomatiche pacifiche, e non offrire 'aiuto', solo per poter interferire in maniera indiretta, e sopratutto che non abbia relazioni o accordi con il regime di occupazione sionista, o con gli imperialisti americani.
      -Christian-

      Elimina