Due cittadini tunisini che avevano accettato di diventare informatori del servizio di spionaggio sionista sono caduti in mano alle forze di polizia nei dintorni della città di Biserta. Il primo dei due 'sub-agenti' aveva ricevuto dai suoi 'handler' di Tel Aviv l'incarico di riportare informazioni sulla situazione di sicurezza nella zona montuosa di Chaambi, nel Governatorato di Kasserine. L'uomo si era recato sul posto e aveva compiuto osservazioni e ricognizioni fotografiche, i cui risultati stava inviando in Israele a mezzo internet quando é stato arrestato.
Il secondo agente dei sionisti aveva fornito aiuto e appoggio alla missione del primo ed era in contatto con Israele tramite un apparentemente innocuo 'social network' tramite il quale riceveva indicazioni e ordini sui suoi compiti di spionaggio. Il parlamentare Abderraouf Ayyadi, interrogato in merito alla questione, ha sottolineato la necessità di 'passare al pettine' gli apparati di polizia e sicurezza dello Stato per espellere tutti gli elementi compromessi col passato regime di Ben Ali, molto amichevole e cooperativo nei confronti di Israele.
Ayyadi ha altresì osservato che prima di venire contattati dagli agenti sionisti i due giovani erano disoccupati, indicando la necessità di misure drastiche per combattere l'emarginazione e la disoccupazione giovanile che possono venire sfruttate da forze ostili alla Rivoluzione come dimostrato anche da questo caso.
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