Il Vicecomandante in capo delle forze armate della Repubblica Islamica Iraniana Massoud Jazayeri ha commentato la recente operazione portata a termine nel Golan occupato contro le postazioni d'osservazione dell'entità ebraica da militanti delle Brigate Al-Husayini e dal PFLP-GC affermando che, nonostante il lungo periodo di presenza sionista nella zona, una lotta popolare di liberazione, se condotta con accortezza, convinzione e soprattutto con costanza (le stesse caratteristiche che hanno permesso il trionfo della Resistenza nel Sud del Libano) ha "ottime" probabilità di forzare gli invasori fuori dal territorio illegittimamente acquisito nel 1967.
Una lotta popolare di liberazione nel Golan, portata avanti con la conoscenza e il sostegno di Damasco, segnerà uno sviluppo fondamentale per il ripristino della Legalità e del Diritto internazionale nell'area e per la costruzione di una pace giusta e duratura dove non sia tollerato, da parte israeliana, alcun arbitrio, alcun abuso, alcun ricorso alla fallace 'legge del più forte'.
I commenti di Jayazeri arrivano in un momento molto delicato per la soluzione dell'instabilità in Siria, con l'Esercito regolare impegnato a debellare le ultime roccaforti dei terroristi lungo i confini con Libano e Turchia e molto prossimi a riprendere il totale controllo di quelle con Giordania e Irak. Anche il Segretario Generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah ha dichiarato che il movimento libanese non lesinerà alcun sostegno e alcun aiuto ai patrioti siriani (ma anche palestinesi e, forse, libanesi e iraniani) che decideranno di darsi alla lotta popolare contro l'occupazione del Golan.
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