domenica 7 luglio 2013

Palestinese 30enne rischia invalidità permanente dopo esser stato bersagliato dalla marina sionazista al largo di Gaza!

Ancora una volta il disumano assedio sionazista del ghetto di Gaza si traduce in tragedia per un giovane palestinese che, padre di un figlio e con un secondo in arrivo, per dar da mangiare alla propria famiglia non ha esitato a mettersi a lavorare come pescatore nonostante gli altissimi rischi che si corrono a uscire a pesca sotto il tiro delle navi da guerra di Tel Aviv.
Arafat Sharif, questo il nome del coraggioso abitante della Striscia, aveva iniziato da cinque mesi ad uscire a pesca al soldo di Nafiz At Habeel, suo concittadino proprietario di un peschereccio; il datore di lavoro gli aveva spiegato i rischi che si corrono e come molti pescatori esperti avessero negli ultimi mesi rinunciato a uscire in mare cercandosi altre occupazioni, ma Arafat era rimasto adamantino, la sua situazione familiare non gli consentiva altre scelte.

Una notte di inizio luglio, davanti alle coste di Soudaniya, poco dopo che Nafiz e Arafat avevano gettato le reti, una vedetta della marina sionazista si é avvicinata al loro peschereccio e ha aperto il fuoco: nel tentativo di recuperare le reti Arafat rimase impigliato in esse e cadde oltre la murata del natante: il peso delle reti e i violenti strattoni gli fratturarono e letteralmente maciullarono la caviglia prima che, con la forza della disperazione, egli fosse finalmente tratto in salvo e inviato in tutta fretta a terra.

Sottoposto a chirurgie d'emergenza Arafat Sharif dovette essere ben presto trasferito in un ospedale fuori dalla Striscia, visto che sempre a causa dello strangolamento shylockiano nessun ospedale o clinica ortopedica dell'enclave aveva i mezzi materiali per trattare il suo caso. Adesso egli giace in un letto, aspettando di sapere se la sua caviglia tornerà funzionante o se lo lascerà invalido per tutta la vita, con una moglie e due figli piccoli da mantenere, a Gaza.

3 commenti:

  1. per consolarti pensa che potrebbe pure essere un tafkiro anti assad. Sei contento quando un tafkiro anti Assad resta mutilato o sbaglio?

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  2. i takfiri ricevono denaro dal Mossad e dal Qatar e non hanno bisogno di lavorare, il solo fatto che sia un lavoratore smentisce questa balzana ipotesi

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    1. la verità è che se resta mutilato o ucciso un nemico (ebreo, musulmano o cristiano) dei tuoi datori di lavoro, godi come un maiale. Muoiono ebrei in Bulgaria e godi. Muoiono bambini sunniti uccisi dalle bombe di Assad e godi. Muoiono bahai e gay in Iran e godi. Abbi almeno il coraggio della sincerità

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