Mentre in Egitto continua l'incertezza e la tensione dopo la strage di dimostranti pro-Mursi consumatasi tra venerdì e sabato e ancora non é chiarita la questione dell'interim del premierato (annunciato come assegnato a El-Baradei, fatto poi smentito dai media ufficiali) l'instabilità post-golpe si sposta anche nel Sinai.
Dopo mesi e mesi dall'ultimo attentato ignoti dinamitardi hanno attaccato presso El-Arish il gasdotto che rifornisce la Giordania dell'80 per cento dei suoi bisogni energetici, causando gravi danni alla linea e il completo blocco delle esportazioni di metano verso Amman.
Il responsabile della Petra News Agency ha dichiarato che, secondo le autorità egiziane, ci vorranno almeno alcuni giorni di valutazione dei danni e di primi interventi di messa in sicurezza degli impianti prima che il pompaggio del gas verso il Regno Ascemita possa riprendere.
Nel frattempo i sudditi di Re Abdallah dovranno prepararsi a ripetuti black-out e all'improvviso e arbitrario rialzo dei prezzi di alcuni genersi di consumo.
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