Pochi giorni fa il vostro volenteroso blog editor é stato invitato dagli amici di IRIB Italia (l'emittente ufficiale della Repubblica Islamica) a un dibattito telefonico sul senso e il bilancio delle cosiddette 'primavere arabe'; insieme a me partecipava un altro invitato che era ansioso di associare tutti gli eventi del genere dal 2011 in poi, dalla Tunisia in avanti come risultato di "oscuri complotti" mirati a portare alla guida di vari paesi arabi oscurantisti e retrogradi "movimenti islamici", il tutto a favore delle forze imperialiste mondiali.
Cercando di separare il grano dal loglio, ho tentato di far notare al mio interlocutore come, ad esempio in Tunisia, il partito Ennahda al potere, possa essere accusato di tutto tranne che di estremismo (come dimostra la sua alleanza con forze laiche come CPR ed Ettakatol), come esso abbia messo fuori legge i wahabiti di Ansar al-Sharia, bloccato i loro tentativi di fornire volontari all'infame insorgenza contro la Siria, come le forze tunisine insieme a quelle algerine li combattano al di qua e al di là dei confini comuni.
A conferma della bontà dei miei esempi arrivano oggi notizie di pesanti scontri intorno a Sidi bou Zid e più in generale nel Sud del paese tra truppe regolari e militanti estremisti. A quanto pare negli ultimi scontri sarebbero morti otto uomini dell'Esercito di Tunisi e un numero imprecisato di fuorilegge. Nelle prossime tre settimane, intanto, il Governo di Transizione guidato da Ali Larayedh potrebbe dimettersi a favore di un nuovo esecutivo che porti il paese verso nuove elezioni.
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