Ideale prosecuzione della vasta e complessa manovra "Difensori dei Cieli della Velayat 4" tenutasi a novembre del 2012 e precedentemente annunciata con largo anticipo dal Comandante della base di Khatam al-Anbiya Farzad Ismaili l'esercitazione "Difensori dei Cieli della Velayat 5" si é tenuta nella prima metà del mese, inziando il 9 ottobre e proseguendo fino al 14.
Tuttavia ogni notizia in merito é stata trattenuta dai media ufficiali iraniani e comunicata solamente adesso; anche in questo caso di nota un diverso "stile" riguardo la comunicazione delle notizie riguardo la politica di difesa della Repubblica Islamica che ha iniziato a prendere piede con l'inizio della presidenza di Hassan Rouhani.
Quello che non é cambiato, ovviamente é stata la professionalità e la dedizione degli uomini dei servizi armati della Repubblica Islamica, che si sono prodotti in un maestoso sforzo comune per garantire la certezza che tutte le zone più vulnerabili del vastissimo spazio aereo iraniano siano adeguatamente coperte da cortine antiaeree moderne ed efficaci.
Si tratta di un validissimo sistema di impronta "sovietica" multi strato con alcune geniali aggiunte ed una capacità di gestione di guerra elettronica davvero superlativa, cose da far venire una crisi di nervi alla IAF che "perde" continuamente droni per "cause tecniche" non ben precisate e per giunta teme il ripetersi del quadro anche sul Libano e ovviamente sulla Siria, gli Ingegneri Iraniani sono davvero bravi nella reingegnerizzazione ma anche maestri da un punto di vista innovativo e concettuale, per un aggressore è un vero incubo dell'ignoto.
RispondiEliminaDi fatto risulta impossibile azzerare le difese aeree della Repubblica Islamica senza correre rischi di perdite altissime ed inaccettabili, ovviamente sono ancora possibili migioramenti soprattutto sulla densità delle difese e sul pre allarme satellitare, bravi ragazzi!
Hurrà! Hurrà! Hurrà!
Ivan
L'Iran difatti ha già tutt'ora un ottima ed efficente rete di sistemi anti-aerei.
RispondiEliminaHanno poi alcuni satelliti in orbita per sorveglianza del Golfo e telecomunicazioni. La Repubblica Islamica inoltre, sta costruendo un centro spaziale per il lancio dei vettori; quando la base di Sharud sarà costruita per intero sarà la terza del Programma Spaziale Nazionale Iraniano. Ne esiste già un’altra, centosessanta chilometri più a sud e un’altra ancora è in costruzione nel settore sud-est del paese, vicino a Chabahar.
Dal 2017 al 2019, verrà portato a termine e messo in funzione un sistema di tre satelliti per telecomunicazioni. Il progetto di costruzione del satellite "Iran-Sat" prevede che i satelliti saranno tutti di fattura completamente nazionale. Tale programma sarà cominciato dal 1392 del calendario Iraniano (dal secondo semestre del 2013)", ha dichiarato il presidente dell'Agenzia Spaziale Iraniana.
Il primo satellite di questo progetto (Iran-Sat 1) sarà lanciato nel 2017 con cui verranno sviluppate ed implementate le tecnologie principali.
Il secondo satellite del progetto (Iran-Sat 2) sarà lanciato nel 2018. L'Iran-Sat 2 raggiungerà la "banda Ku". La banda Ku è una porzione della banda K della banda delle microonde dello Spettro elettromagnetico. La banda Ku è usata principalmente per le comunicazioni satellitari, è utilizzata anche dai satelliti della NASA, per le comunicazioni con la Stazione Spaziale Internazionale [ISS] e per i satelliti televisivi.
In fine, il terzo e ultimo satellite chiamato "Iran-Sat 3" come primo satellite che percorrerà un orbita geosincrona [circa 36.500 km] sarà lanciato nel 2019 con due transponder FSS e BSS, secondo a quanto riporta l'Agenzia di stampa iraniana ISNA.
Non bisogna poi scordare, che l'Iran a fine 2011, ha distrutto un satellite spia della CIA, tracciandolo e puntandogli contro un potente laser.
Secondo un articolo del Christian Science Monitor, gli iraniani hanno successivamente ottenuto l'accesso alla tecnologia di bloccaggio, permettendo loro di tenere traccia della navigazione dell’aereo senza equipaggio. L'ex ambasciatore americano alle Nazioni Unite John Bolton ha detto alla Fox News che una tale opzione è possibile. Ci sono ulteriori testimonianze di questo. Il 4 dicembre, l'Iran ha catturato un drone americano. La TV iraniana ha mostrato un video di un drone Lockheed Martin RQ-170 Sentinel. Era stato intercettato da unità di guerra elettronica dell’esercito iraniano sulla città di Kashmar. Fonti americane hanno ufficiosamente confermato la perdita. Il generale di brigata Amir-Ali Hajizadeh, capo dell'unità aerospaziale delle Guardie Rivoluzionarie dell'Iran ha detto che il drone "è caduto nella trappola atterrando con danni minimi". Questo è accaduto a 140 miglia dal confine afghano, ben all'interno dello spazio aereo iraniano. Ciò dimostra che l'Iran possiede la base tecnologica necessaria per sviluppare tali armi. Bolton aggiunge che secondo rapporti rapporti la Russia ha venduto all’Iran un sistema di bloccaggio molto sofisticato poco tempo fa. L'Iran può accecare i satelliti della CIA, può quindi facilmente colpire anche i satelliti per le telecomunicazioni. L'esercito Americano si basa su questi satelliti per le sue comunicazioni militari. Coordinare un attacco Americano contro l'Iran, senza immagini e satelliti per le comunicazioni richiederebbe impiegare un esercito di una generazione fa... Mica scemi gli Iraniani... si sanno certamente difendere molto bene se la situazione malauguratamente lo dovesse richiedere...