Con l'opinione pubblica occidentale distratta dagli sviluppi dello scandalo sulle intercettazioni americane a leader internazionali ufficialmente "amici" (e quello meno dibattuto ma più insidioso delle collaborazioni sottobamco con agenzie d'Intelligence formalmente "nemiche") il Presidente Obama ne approfitta per far dileguare "all'Inglese" dal Mediterraneo orientale le due Task Force navali che, con missili e cacciabombardieri, avrebbero dovuto spianare di bombardamenti la Siria a inizio settembre.
Rese ormai ridondanti dagli sviluppi politico-diplomatici e costituendo un esborso gravoso in questi tempi di difficoltà economiche (mantenere 'on alert' un'intera squadra di supporto per una portaerei é un salasso, figurarsi per due...), le due TF hanno già lasciato le vicinanze della Siria, dove restano appena tre vascelli a far sventolare la sbiadita 'Old Glory'.
Ancora una volta gli Usa sono riusciti a collezionare la figura della "Tigre di Carta", in una debacle che, probabilmente, segnala un punto di non ritorno nella de-americanizzazione del Ventunesimo Secolo e un punto importante a favore della Russia di Putin e dell'Asse della Resistenza.
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