Un forte contingente di cento miliziani wahabiti appartenenti all'organizzazione 'Jund al-Sham' é stato preso in trappola da un agguato delle forze regolari siriane nei dintorni di Beit Sahm mentre si stava preparando a tentare un contrattacco in direzione dell'importante santuario sciita di Sayyida Zeinab e, completamente accerchiato, non ha avuto altra scelta se non la resa o lo sterminio, optando in ultimo per la prima opzione.
Ma questo non é stato l'unico successo colto nelle ultime ore dalle truppe regolari siriane impegnate a sradicare le cellule terroriste takfire dalle varie province del paese: Al-Alam TV riporta che in seguito a un rastrellamento ad Al-Tabeh, villaggio in provincia di Daraa l'Esercito sia riuscito a catturare un grande arsenale di armi ed equipaggiamenti pronti per i terroristi quasi completamente composto da missili, mitragliatrici, granate e munizioni di fabbricazione israeliana, corredato anche da sofisticate apparecchiature satellitari per le comunicazioni.
Questo fatto dimostra come, man mano che l'insorgenza terrorista accumula sconfitte su sconfitte e si trova sul punto di venire spazzata via definitivamente il regime ebraico di occupazione aumenti progressivamente il suo sostegno ad essa.
Un altro arsenale terrorista é stato scoperto e confiscato presso Daraa-Balad, nei sobborghi meridionali della stessa Daraa e almeno due dozzine di terroristi sono rimasti uccisi in uno scontro a fuoco con truppe regolari lungo la strada che unisce Kastillo a Jundoul, in provincia di Aleppo.
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