Da "miglior movimento guerrigliero del mondo" a "esercito regolare in grado di invadere israele"; con queste semplici parole si potrebbe sintetizzare il 'Quantum Leap', Salto-di-Qualità effettuato dai militanti del Partito di Dio sciita libanese che si sono confrontati in Siria contro i mercenari takfiri pagati e riforniti dagli emiri reazionari del petrolio e dal regime ebraico di occupazione della Palestina.
Quando nei mesi scorsi si diffusero prima le voci e poi le prove del coinvolgimento dei miliziani libanesi in Siria fianco a fianco con le milizie sciite locali e con le truppe regolari di Damasco, certi commentatori imperialisti e sionisti si erano augurati che lo sforzo "consumasse" le legioni di Nasrallah, prefigurando "colonne di feretri" in arrivo dalla Siria verso il Sud del Libano e il quartiere sciita di Beirut, che addirittura "sgretolassero il prestigio" del popolare leader dalla barba brizzolata.
Adesso, mesi dopo quelle profezie fondate sul niente, mesi dopo le brillanti vittorie a Qusayr, a Talkalakh e nei dintorni di Aleppo, arriva invece il grido di allarme dei "pundit" a sei punte che si lamentano di come l'esperienza oltreconfine, fianco a fianco coi soldati regolari di Assad abbia "fatto miracoli" nel completare, approfondire, intensificare i 'soldierly skills' dei miliziani libanesi che oramai sarebbero in grado di "Lanciare complesse operazioni di armi combinate a livello di battaglione e forse anche di reggimento".
Yaron Formosa, ufficiale sionista del Comando Nord (quello che confina direttamente con i campi di battaglia della sfortunata Guerra d'Estate del 2006) non nasconde le sue preoccupazioni. Hezbollah, creato con l'assistenza e l'addestramento della Guardia Rivoluzionaria iraniana (IRGC) ha sempre avuto un'eccellente fanteria leggera, dedicata, coraggiosa, persino fanatica, ma mancava delle capacità di coordinazione del fuoco delle armi pesanti e di supporto proprie di un vero esercito regolare.
Anche i razzi, di cui ha avuto sempre un nutrito arsenale, sono sempre stati usati come arma di pressione propagandista e politica, più che come un vero Battlefield Asset. Adesso i militari di carriera siriani avrebbero colmato le lacune degli uomini di Nasrallah insegnando loro come gestire il fuoco di artiglieria leggera e media e quello dei mortai direttamente sul campo di battaglia e come "chiamare" in sostegno i grossi calibri da lunga gittata o il supporto aereo quando ci sia bisogno di ancora più potere di fuoco.
Lungi dal 'dissanguare' o ' scoraggiare' Hezbollah, l'esperienza siriana lo ha reso ancora più forte, ci pensino due volte, coloro che sognano di destabilizzare il Libano, prima di provocare ulteriormente il Paese dei Cedri e i suoi difensori del Partito di Dio.
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