Si sono aperte in Egitto le operazioni di voto per il Referendum costituzionale con cui la Giunta che ha deposto il Governo a guida Ikhwan, 'azzerando' un anno e mezzo di politica post-Mubarak cerca la legittimazione popolare ufficiale dopo quella 'ufficiosa' delle proteste di piazza contro la Fratellanza Musulmana che avevano convinto il Generale Al-Sisi e i suoi colleghi a muovere contro l'allora Presidente Mursi e soci.
Nonostante i richiami al boicottaggio e alla diserzione delle urne da parte dei residui della Fratellanza Musulmana ancora attivi nel paese centinaia di migliaia di cittadini hanno già espresso il loro parere nelle urne e altri milioni sembra siano pronti a farlo.
Particolarmente alta l'affluenza femminile ai seggi. Secondo le proiezioni sembra che coloro che si sono recati o si recheranno a votare lo faranno a stragrande maggioranza per esprimere assenso al quesito costituzionale. Nella proposta di nuova Carta i poteri dei militari sono grandemente aumentati, con la possibilità per lo Stato Maggiore di designare lui il Ministro della Difesa e la facoltà dei tribunali militari di giudicare civili per alcuni reati.
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