Apprendiamo dal sito-web di "Shafaq News" che Maher al-Jarsh, capo militare della branca dell'ISIL conosciuta come 'Gruppo Daash', di nazionalità giordana, é stato catturato dalle forze di sicurezza irakene mentre cercava di attraversare il confine tra la Siria e la Provincia dell'Anbar.
Questo colpo maestro delle forze governative di Bagdad testimonia come ormai la rete qaedista che si era formata nella provincia irakena occidentale e che serviva da sostegno alle attività terroristiche wahabite in Siria sia ormai totalmente disarticolata.
I takfiri pagati da Riyadh erano una cosa sola coi partiti sunniti filoamericani; vi sono ormai prove certe che Ahmed al-Alwani, il parlamentare sunnita arrestato per terrorismo poche settimane fa e il capotribù sunnita Ali al-Sulaiman ricevevano fondi e ordini dai servizi sauditi, insieme all'Ex-ministro delle Finanze Rafi al-Issawi.
Per fortuna tutti questi criminali sono ormai al sicuro nelle galere statali e l'Irak può liberarsi dallo spettro del sanguinario settarismo e dei frequenti attacchi contro i cittadini, i rappresentanti politici e i luoghi sacri sciiti.
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