In tutta la giornata di ieri l'Esercito di Assad si é prodotto in spettacolari operazioni coordinate, con ampio uso di artiglieria da campo e supporto aereo ed elicotteristico, uccidendo almeno quaranta terroristi ad Hama e altri nove a Daraa: nella prima operazione sono stati distrutti quattro furgoni di armi ed esplosivo che i criminali cercavano di porre al sicuro, nella seconda, avvenuta alla rotonda di Wehda al Irshadiyeh, presso il villaggio di Sheikh Miskin é stato abbattuto un capo wahabita con le sue guardie del corpo.
Vicino ad Aleppo l'Esercito siriano ha ripulito la città di Naqarin spingendosi verso la cintura industriale della metropoli del Nord, ancora infestata da bande vaganti di mercenari stranieri; tutti i criminali uccisi nella battaglia, circa cinquanta, sono risultati di nazionalità non-siriane, anche il villaggio di Retyan é stato liberato.
A Nordest di Aleppo, oltre l'aeroporto di Al-Nnairab ormai libero, tra la Prigione Centrale trasformata in un caposaldo governativo e i centri di Zarzour, Jdaedieh, Maaret al-Artik e la collina di Ghali vi sono stati numerosi scontri tra colonne terroriste che cercavano di penetrare il perimetro e i difensori dell'Esercito che hanno ricacciato indietro ogni assalto.
Ai margini del quartiere di Al-Sayyed Ali e della zona di Al-Haidariya due gruppi terroristi sono stati sterminati fino all'ultimo uomo, così come una colonna armata che cercava di attaccare la fabbrica di zucchero del Rif Dimashq, nell'hinterland della capitale.
Queste importanti vittorie sono sempre più facili da ottenersi per le truppe del Presidente, visto che ormai l'insorgenza dei mercenari takfiri é spezzata al suo interno e passa tanto tempo a consumarsi in lotte intestine quanto a tentare (in maniere sempre più scoordinate e velleitarie) di attaccare le forze governative.
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